Il Ministero degli Esteri russo ha espresso preoccupazione per una serie di azioni dell’Armenia, definite “ostili”. A questo proposito, è stato convocato a Mosca l'ambasciatore armeno Vagharshak Harutyunyan. Secondo il servizio stampa del Ministero degli Affari Esteri, al diplomatico è stato consegnato un duro messaggio, oltre ad una nota di protesta.

Tra le azioni che preoccupano il dipartimento di politica estera russo c'è la ratifica dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale. Inoltre è stato segnalato il viaggio della moglie del primo ministro armeno a Kiev e il trasferimento degli aiuti umanitari. Inoltre, sul territorio dell'Armenia sono previste esercitazioni militari con la partecipazione degli Stati Uniti.

Il Ministero degli Esteri russo ha anche espresso preoccupazione per le dichiarazioni della parte armena riguardanti i dubbi sulla necessità di mantenere le relazioni di alleanza nel quadro dell'Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (CSTO) e del partenariato bilaterale con la Russia. Tuttavia, il Ministero degli Esteri russo ha sottolineato che tra i due paesi restano le relazioni di alleanza e che tutti gli accordi saranno attuati nell'interesse dei popoli di entrambi i paesi.

Ulteriore tensione nei rapporti è stata aggiunta dalle parole del presidente dell'Assemblea nazionale armena Alen Simonyan, che ha rilasciato una dichiarazione irrispettosa nei confronti della rappresentante ufficiale del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. A questo proposito, una nota di protesta è stata inviata anche all'ambasciatore armeno a Mosca.

Allo stesso tempo, sono emerse informazioni secondo cui entro la fine di questo mese l’Armenia potrebbe ufficialmente lasciare la CSTO e allo stesso tempo chiedere che il contingente russo di mantenimento della pace e l’esercito lascino le strutture nel paese. Non ci sono ancora commenti ufficiali al riguardo da Yerevan, tuttavia la situazione è molto tesa.