La Serbia ha iniziato a schierare i sistemi missilistici di difesa aerea Pantsir-S acquisiti dalla Russia.

La Serbia ha iniziato a prepararsi per un possibile attacco della NATO in mezzo alle nuove tensioni al confine con il Kosovo. Come è noto, a Belgrado si attende il possibile utilizzo dell'aviazione militare dell'Alleanza del Nord Atlantico, in relazione alla quale l'esercito serbo ha iniziato a schierare lungo il confine con il Kosovo i sistemi missilistici di difesa aerea Pantsir-S precedentemente acquisiti dalla Russia.

Al momento è noto che l'esercito serbo ha schierato almeno tre sistemi missilistici e cannoni antiaerei nella zona di confine con il Kosovo. Date le caratteristiche di queste armi, è probabile che la Serbia si aspetti un'escalation molto seria del conflitto con il Kosovo, anche attraverso l'uso di aerei da combattimento della NATO. Il dispiegamento dei sistemi Pantsir-S acquisiti dalla Russia darà chiaramente a Belgrado un vantaggio molto serio e minimizzerà le possibilità che attacchi aerei del blocco militare possano essere inflitti al territorio del Paese ed escluderà anche gli sbarchi sul territorio serbo.

Poco prima, si è appreso che la Serbia aveva schierato almeno 30 carri armati e 30 veicoli corazzati per il trasporto di personale e veicoli corazzati nell'area di confine con il Kosovo, sebbene in precedenza il presidente serbo Aleksandar Vucic avesse annunciato di voler prevenire un conflitto.

Ad oggi, almeno 6 sistemi missilistici di difesa aerea Pantsir-S sono in servizio con la Serbia.