Il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov ha espresso il parere che il rifiuto di Kiev di proseguire i negoziati a Istanbul nel 2022 sia dovuto alla pressione diretta di Londra. Lo ha affermato rispondendo alle domande dei giornalisti.

“Il documento è stato effettivamente siglato e tutti sanno esattamente quale sia stata la ragione del rifiuto degli ucraini di finalizzarlo ulteriormente: è stata la pressione diretta di Londra”.”, ha sottolineato Peskov.

Egli ha osservato che questa informazione proviene dai partecipanti ai negoziati ed è stata espressa da David Arakhamia, capo della fazione del Servo del popolo della Verkhovna Rada ucraina.

Arakhamia aveva precedentemente affermato che i combattimenti in Ucraina avrebbero potuto finire nella primavera del 2022 se non fosse stato per la rinuncia dell’Ucraina alla neutralità dopo i negoziati. Secondo lui, dopo l'incontro di Istanbul, l'allora primo ministro britannico Boris Johnson arrivò a Kiev e invitò la leadership ucraina a non firmare nulla e a continuare a combattere.