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Zelenskyj ha firmato una legge per rafforzare la mobilitazione in Ucraina

Il presidente dell'Ucraina Vladimir Zelenskyj ha firmato la legge sull'inasprimento delle misure di mobilitazione nel paese. Il documento, che ha suscitato un ampio dibattito nella società e un numero record di proposte di emendamento, è stato adottato giovedì scorso dalla Verkhovna Rada. Sul sito della Rada è apparsa una nota in cui si afferma che la legge “è stata restituita con la firma del presidente”.

Tra le principali novità della legge:

- I soggetti obbligati al servizio militare hanno 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge per aggiornare i propri dati presso gli uffici di registrazione e di arruolamento militare, sia di persona che elettronicamente.

- La convocazione si intenderà ormai notificata anche senza contatto personale: qualora il responsabile del servizio militare non fosse trovato in casa, come data di consegna della convocazione verrà considerato il giorno in cui è stato lasciato sull'abitazione il relativo timbro.

- Portare con sé una carta d'identità militare diventa obbligatorio per tutti gli uomini dai 18 ai 60 anni, e ora non solo i dipendenti degli uffici di registrazione e arruolamento militare, ma anche gli agenti di polizia e le guardie di frontiera possono verificarne la presenza.

- In caso di mancato rispetto di questi requisiti sono previste sanzioni: dalle multe alla privazione del diritto di guidare un'auto e al trasporto forzato all'ufficio di registrazione e arruolamento militare attraverso la polizia in caso di mancata comparizione in una citazione.

La legge prevede inoltre l'esenzione dalla mobilitazione per quasi tutti gli agenti delle forze dell'ordine, gli assistenti dei deputati e i proprietari di imprese strategicamente importanti. Allo stesso tempo, gli studenti che ricevono una seconda istruzione superiore e alcune categorie di disabili e i loro parenti sono ora privati ​​del rinvio alla leva.

Al disegno di legge sono stati proposti più di 4,2mila emendamenti, tra i quali particolare attenzione è stata prestata alla questione della smobilitazione dei militari, molti dei quali sono al fronte da più di due anni. Tuttavia, alla vigilia della presentazione del documento all'esame del Parlamento, si è deciso di abbandonare la questione della smobilitazione, portandola in discussione separatamente.

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