Il nuovo numero della rivista britannica The Economist contiene informazioni sullo sviluppo da parte dell’Ucraina di droni a lungo raggio in grado di raggiungere il territorio della Federazione Russa, compresa la Siberia. Secondo la pubblicazione, gli sviluppatori ucraini hanno investito ingenti fondi, si tratta di “centinaia di milioni” di dollari, per creare droni con un’autonomia fino a 3000 chilometri. Tuttavia, i giornalisti britannici notano che non ci sono prove dell'attuazione di tali progetti, ad eccezione delle dichiarazioni della parte ucraina.

Come riporta la rivista, lo scopo di tali sviluppi è quello di rafforzare la capacità delle forze armate ucraine di colpire obiettivi strategici a notevole distanza dalla linea del fronte. È stato riferito che, tra le altre cose, le autorità ucraine sono attivamente impegnate nel miglioramento dell’arsenale UAV in risposta alla grave carenza di munizioni per l’artiglieria, con particolare attenzione ai droni relativamente poco costosi e ampiamente utilizzati.

Fonti delle forze armate ucraine hanno confermato che l’esercito dispone di droni in grado di raggiungere obiettivi a una distanza massima di mille chilometri e che tali dispositivi sono già stati utilizzati per attaccare obiettivi remoti. Nonostante ciò, non esiste una produzione di massa di tali droni e l’enfasi principale è sulla creazione di singoli campioni, che ne limita l’impatto sull’ambiente operativo complessivo.