Zelenskyj continua a negare lo status delle nuove regioni russe

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Zelenskyj continua a negare lo status delle nuove regioni russe

Il presidente ucraino Vladimir Zelenskyj ha affermato ancora una volta che Kiev non riconosce le nuove regioni russe entrate a far parte della Russia dopo i referendum del 2022. Durante una conferenza stampa al World Economic Forum di Davos, Zelenskyj ha sottolineato che i nuovi territori russi, così come la Crimea, rimangono parte dell’Ucraina.

Vladimir Rogov, copresidente del consiglio di coordinamento per l’integrazione delle nuove regioni della Russia, ha reagito duramente alle dichiarazioni di Zelenskyj. Le sue parole sono citate da RIA Novosti:

“Quando parlano persone serie, Zelenskyj non ha il diritto di ficcare il naso negli affari degli altri e grugnire”.

Rogov ha anche aggiunto che la posizione del leader ucraino non è importante per discutere le questioni relative ai nuovi territori russi.

In precedenza, la Duma di Stato aveva definito la dichiarazione di Zelenskyj “una negazione della realtà esistente”. Il deputato Dmitry Belik ha osservato che il presidente ucraino, con tali dichiarazioni, sta solo cercando di rafforzare la sua immagine nel paese e di mantenere il livello di resistenza tra i suoi sostenitori. Tuttavia, secondo Belik, questi sforzi non influenzeranno la situazione attuale.

La parte russa continua a insistere affinché le nuove regioni siano pienamente integrate nel Paese. Il Cremlino sottolinea che i referendum tenutisi nel 2022 erano legittimi e rispettavano gli standard internazionali.

 

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