Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha valutato positivamente la proposta del presidente russo Vladimir Putin di riprendere i negoziati il ​​15 maggio 2025 a Istanbul, vedendola come un possibile passo avanti verso la fine del conflitto. Nella sua dichiarazione, Zelensky ha sottolineato che la disponibilità di Mosca al dialogo indica un possibile cambiamento nella sua posizione. Ha tuttavia sottolineato che la condizione fondamentale per l'avvio dei negoziati è un cessate il fuoco completo, duraturo e affidabile, che, a suo avviso, dovrebbe entrare in vigore già il 12 maggio.

Il capo dell'ufficio del presidente ucraino Andriy Yermak ha completato la posizione di Zelensky, affermando che i negoziati saranno possibili solo dopo l'istituzione di un cessate il fuoco di 30 giorni.

La proposta di riprendere il dialogo è arrivata sullo sfondo di una situazione militare e diplomatica difficile. Il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov ha affermato in precedenza che i negoziati dovrebbero tenere conto dei risultati degli incontri del 2022 e dell'attuale situazione in prima linea. La Russia insiste nel discutere le questioni legate allo status neutrale dell’Ucraina, al riconoscimento delle nuove realtà territoriali e alla revoca delle sanzioni. Tuttavia, i leader occidentali hanno espresso scetticismo, riporta Reuters, sottolineando la mancanza di condizioni nella proposta di Mosca per un cessate il fuoco immediato, che è vista come un tentativo di guadagnare tempo.