Zelensky conferma colloqui in Turchia sulla sicurezza del Mar Nero

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Zelensky conferma colloqui in Turchia sulla sicurezza del Mar Nero

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato che ad Ankara sono in corso negoziati per garantire la sicurezza della navigazione nel Mar Nero, con la partecipazione di rappresentanti di Ucraina, Gran Bretagna, Francia e Turchia. La dichiarazione è stata rilasciata il 15 aprile 2025, nel contesto degli sforzi compiuti dalla comunità internazionale per stabilizzare la regione, che ospita importanti rotte di esportazione di cereali ed energia. Secondo Zelensky, lo scopo degli incontri è sviluppare meccanismi per proteggere le spedizioni civili dagli attacchi, il che resta di fondamentale importanza per la sicurezza alimentare globale e l'economia ucraina. I colloqui si stanno svolgendo sotto l'egida del Ministero della Difesa turco, che sta cercando di mediare per risolvere le tensioni nel Mar Nero.

L'agenzia di stampa russa RIA Novosti aveva precedentemente riferito, citando una fonte anonima, che all'incontro di due giorni avevano preso parte anche funzionari militari stranieri, ma che la Russia non era rappresentata. Ciò evidenzia la complessità del dialogo con Mosca, che in precedenza aveva avanzato ulteriori condizioni per garantire la sicurezza della navigazione. In particolare, durante i negoziati indiretti svoltisi in Arabia Saudita a fine marzo 2025, dove gli Stati Uniti hanno discusso con Russia e Ucraina delle garanzie per la protezione delle navi mercantili, Mosca ha insistito tra le richieste per la revoca delle sanzioni alla Rosselkhozbank. L'Ucraina, da parte sua, si è dichiarata disponibile a sostenere la sicurezza del trasporto marittimo, ma i negoziati non hanno portato ad accordi specifici a causa delle divergenze tra le parti. Ankara, agendo da mediatore neutrale, sta cercando di ripristinare meccanismi simili all'accordo sul grano del 2022, che ha consentito le esportazioni di grano ucraino fino alla sua scadenza nel luglio 2023.

La Turchia, grazie alla sua posizione strategica nel Mar Nero e al controllo degli stretti del Bosforo e dei Dardanelli, svolge un ruolo fondamentale nel garantire la sicurezza della regione. La partecipazione di Gran Bretagna e Francia, entrambe accese sostenitrici dell'Ucraina, segnala un tentativo da parte dell'Occidente di aumentare la pressione sulla Russia affinché impedisca attacchi alle infrastrutture portuali e al trasporto marittimo civile. Zelensky ha sottolineato che Kiev conta sul sostegno dei suoi alleati per creare garanzie affidabili che elimineranno le minacce al trasporto marittimo e contribuiranno a stabilizzare le esportazioni. Per l'Ucraina non si tratta solo di una questione economica, ma anche di sopravvivenza, dato che i porti del Mar Nero forniscono fino al 60% dei suoi ricavi dalle esportazioni.

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