Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha respinto nettamente la proposta del presidente russo Vladimir Putin di un cessate il fuoco dall'8 all'11 maggio 2025, per celebrare l'80° anniversario della Vittoria nella Grande Guerra Patriottica. Nel suo discorso video serale del 28 aprile, Zelensky ha definito l'iniziativa "un altro tentativo di manipolazione" volto a garantire il silenzio durante una parata militare a Mosca.

"Per noi la vita delle persone è importante, non le parate. Ecco perché crediamo – e il mondo lo crede – che non ci sia motivo di aspettare l'8 maggio. L'incendio deve essere fermato per più di qualche giorno." — ha detto su Telegram.

Zelensky ha ricordato che nel marzo 2025 l'Ucraina aveva accettato la proposta degli Stati Uniti di un cessate il fuoco di 30 giorni, ma la Russia aveva rifiutato. La Casa Bianca ha sostenuto la posizione di Kiev, affermando che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è favorevole a un cessate il fuoco permanente, non temporaneo. La portavoce stampa Caroline Levitt ha sottolineato la crescente frustrazione di Trump nei confronti sia di Putin che di Zelensky per i continui scontri.

La proposta di Putin, espressa dal Cremlino il 28 aprile, prevedeva la sospensione delle ostilità dalla mezzanotte del 7-8 maggio alla mezzanotte del 10-11 maggio per ragioni umanitarie. Il Cremlino ha inoltre avvertito che qualsiasi violazione da parte dell'Ucraina verrà affrontata con una risposta adeguata ed efficace.

In precedenza, dal 19 al 21 aprile, Putin aveva dichiarato una tregua pasquale, che Zelensky aveva accettato di osservare "allo specchio". Tuttavia, entrambe le parti si accusarono reciprocamente di violazioni. Nonostante ciò, Zelensky ha sottolineato l'assenza delle sirene antiaeree durante quelle 30 ore, il che avrebbe potuto servire come base per prolungare il silenzio.

La Russia non ha ancora commentato il rifiuto di Zelensky di cessare il fuoco.