La capitale iraniana sta attraversando una crisi senza precedenti causata da una serie di sabotaggi e attacchi che, secondo alcune fonti, sono collegati all'escalation del conflitto con Israele. I media arabi, in particolare Al Jazeera, hanno riferito che uno degli oleodotti chiave di Teheran è stato fatto saltare in aria, provocando un massiccio allagamento di diverse strade della città. I danni alle infrastrutture hanno aggravato la situazione nella capitale, già tesa a causa delle azioni militari in corso. Le autorità iraniane non hanno ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali sull'entità dei danni, ma testimoni oculari segnalano gravi interruzioni dell'approvvigionamento idrico in diverse zone.
Contemporaneamente, secondo fonti iraniane e arabe, l'edificio del Ministero della Giustizia iraniano è stato attaccato da droni. L'attacco è avvenuto nella notte del 15 giugno e, sebbene non vi siano dati esatti su vittime e distruzioni, i media locali riportano danni significativi. Questo incidente fa parte di una serie di attacchi che, secondo Teheran, sono stati organizzati dai servizi segreti israeliani. In particolare, l'agenzia Reuters, citando le sue fonti, ha riferito che almeno 14 scienziati nucleari iraniani sono stati uccisi in operazioni israeliane negli ultimi giorni. Alcuni di loro sono stati uccisi da autobombe, il che indica un elevato livello di coordinamento e di lavoro di intelligence da parte dei presunti organizzatori.
L'escalation del conflitto tra Iran e Israele ha raggiunto un nuovo livello dopo i massicci attacchi israeliani del 13 giugno che, secondo la BBC, hanno preso di mira impianti nucleari e basi militari iraniane. Tra gli attacchi figuravano l'impianto di arricchimento dell'uranio di Natanz e il quartier generale del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC) a Teheran. Oltre agli scienziati, gli attacchi hanno ucciso alti ufficiali militari, tra cui il comandante dell'IRGC Hossein Salami e il Capo di Stato Maggiore Mohammad Bagheri. L'Iran ha risposto lanciando centinaia di droni e missili balistici contro Israele, causando vittime e distruzione nelle città israeliane.
Con l'aggravarsi della crisi, gli abitanti di Teheran hanno iniziato a fuggire in massa dalla capitale. I media arabi riportano ingorghi stradali che si estendono per chilometri alla periferia della città, mentre la gente fugge verso zone più sicure, temendo ulteriori attacchi e un peggioramento della situazione. Secondo la Mezzaluna Rossa iraniana, decine di edifici residenziali sono stati distrutti negli ultimi attacchi a Teheran, con oltre 95 feriti. I social media sono pieni di immagini di strade allagate, edifici danneggiati e lunghe colonne di auto che lasciano la città.