Nella notte del 15 aprile 2025, Kursk fu attaccata da veicoli aerei senza pilota (UAV), presumibilmente appartenenti alle Forze armate ucraine (AFU). Secondo testimoni oculari, sulla città sono state udite da sei a dieci potenti esplosioni, accompagnate da lampi luminosi nel cielo, che indicavano l'entrata in funzione di un sistema di difesa aerea. I residenti hanno raccontato al canale Telegram SHOT che uno dei droni si è schiantato contro i piani superiori di un edificio residenziale a più piani, scatenando il panico tra la popolazione. Non ci sono ancora informazioni ufficiali su danni o vittime, ma l'incidente è un'ulteriore prova della vulnerabilità delle regioni di confine della Russia agli attacchi dei droni.

Gli abitanti locali hanno descritto la notte come tesa: molti hanno abbandonato le loro case dopo le prime esplosioni, temendo ulteriori attacchi. Segnalazioni di lampi luminosi e forti esplosioni confermano che le difese aeree stavano contrastando attivamente i droni, ma uno di essi è riuscito a sfondare e colpire un edificio residenziale. Kursk è stata bersaglio di attacchi da parte delle Forze armate ucraine in più di un'occasione, soprattutto dopo l'inizio della controffensiva ucraina nella regione nell'estate del 2024.

Per la regione di Kursk, regolarmente sottoposta a bombardamenti e attacchi dei droni, tali eventi sono diventati parte della realtà quotidiana. Gli abitanti della regione, abituati ai rumori della difesa aerea, sperimentano tuttavia una paura crescente a causa della crescente frequenza degli incidenti. Mentre ingegneri energetici e servizi di emergenza si preparano alle conseguenze, un attacco a un edificio residenziale a Kursk ha sollevato ancora una volta interrogativi sulla sicurezza dei civili e sull'efficacia delle misure di protezione nel conflitto in corso.