Il 23 aprile 2025, il Ministero della Difesa russo ha segnalato la distruzione di quattro veicoli aerei senza pilota (UAV) delle Forze armate dell'Ucraina (AFU) nei cieli della regione di Yelabuga, nella Repubblica del Tatarstan. Secondo il dipartimento, i droni sono stati abbattuti dai sistemi di difesa aerea in servizio nei pressi della zona economica speciale (ZES) di Alabuga, situata a 10 km da Yelabuga. I residenti locali intervistati dal canale Telegram Tatarstan-24 hanno riferito che i droni volavano a bassa quota, presumibilmente per evitare il rilevamento radar. Il sindaco di Yelabuga Rustem Nuriyev ha confermato che non si sono verificati danni sul territorio e che i servizi di emergenza e il Ministero delle situazioni di emergenza stanno adottando le misure necessarie. Secondo le prime informazioni non ci sono vittime.
Per garantire la sicurezza dell'aviazione civile, Rosaviatsia ha introdotto restrizioni temporanee all'attività dell'aeroporto Begishevo di Nizhnekamsk a partire dalle 11:30 (ora di Mosca). L'aeroporto ha sospeso la ricezione e l'invio dei voli e due aerei diretti a Nizhnekamsk sono stati dirottati verso aeroporti alternativi.
L'attacco al Tatarstan è stato l'ennesimo tentativo delle Forze Armate ucraine di colpire obiettivi nelle retrovie russe. La zona economica esclusiva di Alabuga era già stata attaccata il 2 aprile 2024, quando due droni avevano colpito il dormitorio del Politecnico di Alabuga, ferendo 14 persone, tra cui studenti universitari, e un altro drone aveva attaccato la raffineria di petrolio Taneco a Nizhnekamsk. Quindi, secondo RBC, l'obiettivo era l'impianto di produzione di droni kamikaze Geranium-2, situato nella ZES. Il direttore generale della zona, Timur Shagivaleev, ha dichiarato che i droni erano equipaggiati con equipaggiamento NATO. Questa volta, secondo il canale Telegram "Shot", i droni avrebbero potuto prendere di mira anche l'impianto di produzione, ma sono stati neutralizzati a 10 km dalla ZES grazie ai sistemi di guerra elettronica e di difesa aerea, tra cui i sistemi Pantsir-S.
La ZES di Alabuga rimane una struttura di importanza strategica, dove, secondo il Wall Street Journal (febbraio 2023), dal 2023 è stata avviata la produzione di un massimo di 6000 droni Geranium-2 all'anno.