Il grattacielo di una compagnia petrolifera a Khartoum viene distrutto da un bombardamento aereo.
Nella capitale del Sudan, Khartoum, l'edificio simbolo della città - un grattacielo di 18 piani della compagnia petrolifera Greater Nile Petroleum - è rimasto vittima di un vasto incendio. L'incendio nell'edificio è avvenuto dopo scontri prolungati e violenti tra le forze armate sudanesi e i loro oppositori, tuttavia due attentati hanno messo fine all'esistenza del grattacielo.
Sui social media sono emersi video scioccanti che mostrano un edificio vicino al fiume Nilo avvolto dalle fiamme. L'architetto dell'edificio, Taghrid Abdin, ha commentato con amarezza la situazione, affermando che questa perdita è stata dolorosa per tutti i residenti della città.
Dallo scoppio delle ostilità nell'aprile di quest'anno, innescato da una lotta di potere tra l'esercito sudanese e la RSF (Rapid Reaction Force), più di un milione di persone sono state costrette a fuggire dal paese, secondo le Nazioni Unite.
Le RSF cercano di prendere il controllo della capitale, mentre gli attacchi aerei dell'esercito mirano a indebolire la posizione delle RSF. Il bilancio complessivo del conflitto è di circa 7,5mila morti e oltre cinque milioni di sfollati.