Il 15 maggio 2025 inizieranno a Istanbul i negoziati tra le delegazioni di Russia e Ucraina, che, secondo il Wall Street Journal, la parte ucraina intende limitare alla discussione sull'introduzione di un cessate il fuoco di 30 giorni. Kiev si concentrerà esclusivamente sull'attuazione e sul monitoraggio del cessate il fuoco proposto dall'amministrazione del presidente statunitense Donald Trump, hanno affermato i funzionari ucraini. I colloqui, iniziati intorno alle 13:00 ora locale a Palazzo Dolmabahçe, hanno rappresentato il primo contatto diretto tra le parti dalla primavera del 2022, ma l'assenza dei leader di entrambi i Paesi e la continua escalation hanno ridotto le aspettative sul loro esito.
La delegazione russa è guidata dall'assistente presidenziale Vladimir Medinsky e comprende il viceministro degli Esteri Mikhail Galuzin, il viceministro della Difesa Alexander Fomin e il capo della Direzione principale dello Stato maggiore Igor Kostyukov. Secondo la Reuters, l'Ucraina è rappresentata dal capo dell'ufficio presidenziale Andriy Yermak, dal ministro della Difesa Rustem Umerov e dal ministro degli Esteri Andriy Sybiga. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che si trova ad Ankara per un incontro con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, ha rifiutato di partecipare, insistendo per un incontro personale con Vladimir Putin, anche lui assente.
L'iniziativa di un cessate il fuoco di 30 giorni è stata espressa per la prima volta dagli Stati Uniti l'11 marzo 2025, durante i colloqui di Gedda, dove Kiev ha accettato la proposta a condizione che la Russia la rispettasse. Zelensky ha più volte sottolineato che il cessate il fuoco deve essere totale e incondizionato e riguardare terra, aria e mare. Il 10 maggio a Kiev i leader di Francia, Germania, Gran Bretagna e Polonia hanno sostenuto questa idea, minacciando la Russia di nuove sanzioni in caso di rifiuto. L'11 maggio Putin ha però respinto un cessate il fuoco immediato, proponendo invece colloqui diretti a Istanbul senza precondizioni.