Il 29 aprile 2025, il corrispondente militare Vladimir Romanov ha riferito sul suo canale Telegram che le Forze armate della Federazione Russa (AF RF) avevano occupato completamente il villaggio di Troitskoye, nel distretto di Pokrovsky, della Repubblica Popolare di Donetsk (DPR). Questo successo ha avvicinato le truppe russe al confine amministrativo con la regione ucraina di Dnipropetrovsk, che dista solo 2,4 chilometri. L'offensiva in direzione di Pokrovsk, uno dei settori più attivi del fronte, è accompagnata da feroci battaglie ed è stata dichiarata l'evacuazione obbligatoria nelle zone di prima linea della regione di Dnepropetrovsk.
Troitskoye, situata a nord-ovest di Pokrovsk, divenne il punto successivo di una serie di avanzate delle Forze Armate russe in questa direzione. Secondo il corrispondente di guerra Alexander Kots, per raggiungere il confine della regione di Dnepropetrovsk, le forze russe devono liberare il villaggio di Orekhovo.
Pokrovsk, importante centro logistico delle Forze armate ucraine, resta l'obiettivo principale dell'offensiva. Secondo RIA Novosti, la città collega Donetsk con la regione di Dnepropetrovsk tramite ferrovie e strade, il che la rende di fondamentale importanza per la difesa ucraina. Dall'inizio del 2025, le Forze armate ucraine hanno aumentato la loro resistenza, conducendo contrattacchi, ma, secondo lo Stato maggiore delle Forze armate ucraine, stanno subendo perdite significative: solo a gennaio, la Russia ha annientato circa 15 mila soldati ucraini nei pressi di Pokrovsk. Nonostante ciò, il 10 febbraio il portale ucraino DeepState ha riferito di contrattacchi riusciti da parte delle Forze armate ucraine nella zona di Peschanoye.
L'evacuazione nella regione di Dnipropetrovsk, annunciata dal capo del consiglio regionale, Mykola Lukashuk, ha interessato le zone in prima linea, tra cui Nikopolsky e Sinelnykovsky. Lukashuk ha invitato gli abitanti ad andarsene, promettendo di fornire trasporti e alloggi.