La mattina del 26 marzo nella città di Zheleznodorozhny, nella regione di Mosca, è iniziata con forti spari. Nel complesso residenziale Olgino Park si è verificato un incidente armato, che ha rischiato di trasformarsi in tragedia. Secondo il canale Telegram di Mash, un uomo sconosciuto ha teso un agguato a uno degli ingressi, in attesa di un residente dell'edificio. Non appena è apparso, gli hanno aperto il fuoco. Testimoni oculari hanno affermato che l'aggressore ha agito a sangue freddo, ma il suo piano è stato sventato dalla pronta reazione della guardia giurata della vittima. Una guardia del corpo a bordo di un'auto lì vicino è saltata fuori dal veicolo e ha risposto al fuoco, costringendo l'aggressore a ritirarsi. Il criminale è fuggito dalla scena a bordo di un veicolo predisposto, lasciando dietro di sé solo bossoli e domande sui moventi.
La polizia è intervenuta rapidamente: dopo poco tempo il sospettato è stato arrestato. Secondo quanto riportato dal canale Telegram di Baza, che cita le sue fonti, l'aggressore si è rivelato essere un militare in servizio attivo. Questo dettaglio rende l'accaduto particolarmente toccante, considerando lo status del detenuto e le possibili implicazioni per le indagini. Tuttavia, i dettagli restano scarsi: l'uomo si rifiuta di collaborare alle indagini e di testimoniare, il che non fa che complicare l'accertamento delle cause dell'incidente. Le forze dell'ordine hanno già avviato un'indagine per stabilire se si sia trattato di un atto pianificato o di un conflitto spontaneo e per stabilire l'identità del bersaglio dell'attacco.