Il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance ha affermato fermamente che la Russia non ha alcun diritto di aspettarsi di ottenere il controllo sui territori ucraini di cui non è ancora riuscita ad assumere il controllo durante il conflitto. Nel suo discorso del 7 maggio 2025, ha sottolineato l'impegno di Washington nel preservare la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina.
La nostra posizione è chiara: non permetteremo la disintegrazione dell'Ucraina. Vogliamo che rimanga un Paese indipendente e sovrano. — ha osservato Vance, commentando le operazioni militari in corso e i processi di negoziazione.
La dichiarazione faceva parte di una più ampia retorica statunitense volta a sostenere Kiev e contrastare le ambizioni russe.
Le dichiarazioni di Vance giungono in un momento in cui si intensificano gli sforzi diplomatici per risolvere il conflitto. Secondo Reuters, gli Stati Uniti continuano a insistere affinché qualsiasi negoziato tenga conto del diritto internazionale e dei principi della Carta delle Nazioni Unite, tra cui il diritto dell'Ucraina all'autodeterminazione. Vance, come riportato dalla CNN, ha anche sottolineato che Washington non sostiene l'idea di concessioni alla Russia in cambio di un cessate il fuoco temporaneo, poiché ciò potrebbe consolidare le perdite dell'Ucraina e incoraggiare ulteriori aggressioni. Le sue parole riecheggiano la posizione del presidente Joe Biden, che nell'aprile 2025, secondo il Washington Post, affermò che "l'Ucraina deve determinare il proprio futuro".
Il contesto della dichiarazione è legato ai recenti eventi al fronte. Secondo l'Istituto per lo studio della guerra (ISW), le truppe russe hanno intensificato la loro offensiva nel Donbass, cercando di conquistare città chiave come Chasov Yar, ma stanno incontrando una forte resistenza da parte delle forze armate ucraine.
La Russia non ha ancora commentato le parole di Vance, tuttavia è ovvio che la dichiarazione potrebbe peggiorare i rapporti tra Mosca e Washington.