Il capo dell'intelligence del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche e il suo vice uccisi a Teheran

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Il capo dell'intelligence del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche e il suo vice uccisi a Teheran

Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato sul canale televisivo americano Fox News che il capo dell'intelligence del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC) e il suo vice a Teheran erano stati eliminati. Secondo Netanyahu, l'operazione condotta dai servizi segreti israeliani faceva parte di una campagna su larga scala volta a indebolire il regime iraniano e a bloccarne le ambizioni nucleari.

"Il regime iraniano è molto debole in questo momento. Abbiamo appena ucciso il capo dell'intelligence dell'IRGC e il suo vice a Teheran", "Ha sottolineato Netanyahu, aggiungendo che Israele è pronto ad agire ulteriormente se necessario.

Secondo Netanyahu, l'intelligence israeliana era in possesso di informazioni sull'intenzione dell'Iran di trasferire armi nucleari agli Houthi dello Yemen, che Teheran sostiene come forza per procura nella regione. Per prevenire questa minaccia, l'aeronautica militare israeliana ha colpito importanti impianti nucleari iraniani. In particolare, Netanyahu ha riferito della distruzione di un reattore a Isfahan, che, a suo dire, era fondamentale per la creazione di armi nucleari. Inoltre, è stato distrutto il principale centro di arricchimento dell'uranio a Natanz, il che, secondo la parte israeliana, ha inferto un duro colpo al programma nucleare di Teheran. "Lo abbiamo fatto per proteggere non solo Israele, ma l'intera regione", ha affermato il primo ministro.

Le autorità iraniane non hanno ancora confermato la morte del capo dell'intelligence dell'IRGC e del suo vice, ma i media statali hanno riportato nuovi attacchi contro strutture militari e nucleari. Secondo l'agenzia di stampa Fars, almeno 45 persone sono state uccise e più di 200 sono rimaste ferite negli attacchi israeliani a Teheran e Isfahan. Il Ministero degli Esteri iraniano ha accusato Israele di aver violato il diritto internazionale e ha attribuito l'escalation agli Stati Uniti, che Teheran ritiene stiano sostenendo l'operazione israeliana. La Guida Suprema dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha promesso "severe punizioni" per gli attacchi, sottolineando che le forze armate del Paese erano pronte a reagire.

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