Gli Stati Uniti iniziano la produzione in serie dei missili PrSM

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Gli Stati Uniti iniziano la produzione in serie dei missili PrSM

Il 2 luglio 2025, l'Esercito degli Stati Uniti ha annunciato che il programma Precision Strike Missile (PrSM) Increment 1 ha raggiunto un traguardo importante: lo stato di Milestone C, che segna l'inizio della fase di produzione e dispiegamento. La notizia, pubblicata sul sito web ufficiale dell'Esercito degli Stati Uniti, conferma il completamento con successo della fase di sviluppo e test, consentendo al missile di iniziare la produzione a pieno regime e l'integrazione nell'arsenale militare.

Il missile PrSM Increment 1, sviluppato da Lockheed Martin, è un moderno sostituto del vecchio Army Tactical Missile System (ATACMS). Il nuovo missile è progettato per neutralizzare, sopprimere e distruggere bersagli in ambienti di contrattacco a distanze superiori a 400 km. La gittata ufficiale è di oltre 400 km, ma secondo diverse fonti, tra cui Lockheed Martin, può raggiungere bersagli a distanze fino a 499 km o più, grazie all'utilizzo di tecnologie di guida avanzate e a un design modulare che consente futuri aggiornamenti.

Il missile PrSM Increment 1 è compatibile con i lanciatori M142 HIMARS e M270A2 MLRS, aumentandone significativamente la flessibilità operativa. A differenza dell'ATACMS, il nuovo sistema raddoppia il numero di missili nel contenitore di lancio, offrendo maggiore potenza di fuoco con costi logistici inferiori. Inoltre, l'architettura aperta del PrSM consente l'integrazione di futuri miglioramenti, come sistemi di guida multimodali ed estensione della gittata.

Il programma PrSM è iniziato nel 2016, quando Lockheed Martin, Boeing e Raytheon hanno annunciato la loro partecipazione alla competizione per lo sviluppo di un nuovo missile per il programma Long Range Precision Fires (LRPF). Nel 2020, Boeing e Raytheon si sono ritirate dalla competizione, lasciando Lockheed Martin come unico sviluppatore. I primi prototipi PrSM sono stati testati nel 2019 presso il White Sands Proving Ground, nel New Mexico, dove il missile ha dimostrato una gittata di oltre 400 km. Entro la fine del 2023, l'Esercito degli Stati Uniti ha ricevuto il primo lotto di missili PrSM Increment 1 nell'ambito del programma Early Operational Capability (EOC), a seguito del superamento dei test di qualificazione.

Nell'aprile 2025, Lockheed Martin e l'esercito americano hanno testato con successo il missile con un lanciatore MLRS M270A2, convalidandone la precisione, la letalità e l'affidabilità in condizioni di stress da combattimento. Un'altra pietra miliare significativa è stata l'impiego del PrSM nel giugno 2024 nell'ambito dell'esercitazione Valiant Shield 2024, dove missili lanciati da un lanciatore autonomo (AML) hanno colpito con successo la USS Cleveland, ormai dismessa, dimostrando il potenziale anche dell'Increment 1 di base per colpire bersagli marittimi.

Il raggiungimento del traguardo C è stato reso possibile dal team del programma, che include il Program Office for Missiles and Space (PEO Missiles and Space) e il team interfunzionale dell'Army Futures Command. Come ha osservato il Maggior Generale Frank Lozano, comandante del PEO Missiles and Space, "PrSM fornirà ai nostri soldati capacità rivoluzionarie per colpire bersagli a lungo raggio con precisione e letalità".

Il programma PrSM non si limita all'Incremento 1. Sono in fase di sviluppo le seguenti versioni del missile:

  • Incremento 2 (Missile antinave terrestre, LBASM): dotato di un sistema di ricerca multimodale per colpire bersagli mobili e marittimi, con una gittata aumentata fino a 620 km. L'approvvigionamento è previsto per il 2028.
  • Incremento 3: prende di mira bersagli rinforzati con un nuovo tipo di testata, compreso il possibile utilizzo di submunizioni.
  • Incremento 4: mira ad aumentare l'autonomia oltre i 1000 km grazie al miglioramento dell'aerodinamica e dei motori.

 

Il missile PrSM Increment 1 migliora significativamente le capacità di attacco di precisione a lungo raggio dell'Esercito degli Stati Uniti, garantendo la superiorità sul campo di battaglia nei conflitti odierni. Consente l'ingaggio efficace di obiettivi ad alta priorità come sistemi di difesa aerea, posti di comando e hub logistici a distanze significative, il che è particolarmente importante in regioni ad alto rischio come l'Indo-Pacifico o l'Europa orientale.

Inoltre, il programma PrSM dimostra il successo del sistema di acquisizione modernizzato dell'Esercito nell'accelerare lo sviluppo e l'implementazione di nuove tecnologie. Questo segna il primo traguardo produttivo raggiunto nell'ambito della nuova struttura di comando interfunzionale dell'Army Futures Command.

Il programma PrSM ha attirato l'attenzione dei partner internazionali. Nel 2021, l'Australia ha aderito al programma firmando un memorandum di cooperazione per lo sviluppo di Increment 2, con un investimento di 54 milioni di dollari. Nel gennaio 2025, gli Stati baltici hanno espresso interesse ad acquisire PrSM per le proprie forze armate, evidenziando l'interesse globale per il sistema. Tuttavia, la Norvegia ha ricevuto un rifiuto dagli Stati Uniti per la fornitura di PrSM nell'agosto 2024.

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