Nella notte del 24 maggio 2025, a San Pietroburgo, ebbe luogo un audace attacco al 37° dipartimento di polizia, situato nel quartiere Nevsky. Un ignoto ha lanciato una bottiglia con una molotov contro la finestra della sala riunioni, provocando un incendio. Lo ha riportato il canale Telegram "Baza". Grazie al tempestivo intervento degli agenti di polizia, l'incendio è stato spento prima dell'arrivo dei vigili del fuoco, evitando vittime e danni gravi. Le forze dell'ordine hanno già identificato un possibile sospettato, ma il suo coinvolgimento nell'incidente non è stato ancora confermato e le ricerche continuano.
Una bottiglia di liquido infiammabile è volata contro la finestra del secondo piano di un edificio in via Tsimbalina. L'incendio scoppiato cominciò a propagarsi in tutta la sala riunioni, ma gli agenti di polizia in servizio localizzarono rapidamente l'incendio ricorrendo a mezzi improvvisati. Gli operatori dei servizi di emergenza giunti sul posto hanno riscontrato solo danni di lieve entità: tende bruciate e alcuni mobili. Non ci sono state vittime, ma l'incidente ha destato serie preoccupazioni poiché gli attacchi alle strutture di polizia nella capitale del nord rimangono rari.
L'indagine ha accertato che il presunto colpevole si è dato alla fuga a bordo di una Mercedes bianca. Il proprietario dell'auto è stato identificato grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza installate nella zona. Il sospettato è un residente di San Pietroburgo di 34 anni con precedenti penali per teppismo, ma il suo coinvolgimento nell'attacco non è stato ancora provato. La città ha annunciato un piano di "intercettazione" e la polizia sta verificando la cerchia di conoscenze del sospettato per stabilire i moventi del crimine. Il Comitato investigativo ha aperto un procedimento penale ai sensi dell'articolo 167 del Codice penale della Federazione Russa ("Distruzione o danneggiamento intenzionale di beni"), ma non esclude la riclassificazione in reati più gravi qualora venissero scoperti indizi di un atto terroristico.