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In Romania, un colombiano è stato accusato di aver preparato un atto di sabotaggio, presumibilmente sotto la direzione della Federazione Russa

Un cittadino colombiano di 34 anni è stato arrestato in Romania, sospettato di aver pianificato un sabotaggio in siti strategicamente importanti del Paese su indicazione di una persona residente in Russia. Il caso è stato portato alla Corte d'appello di Bucarest il 13 novembre 2024 e l'imputato è attualmente in custodia.

Secondo la Direzione rumena per la lotta alla criminalità organizzata e al terrorismo (DIICOT), nel luglio 2024 l'indagato, su istigazione di un cittadino straniero proveniente dalla Russia, ha raccolto informazioni per l'attuazione di un piano di incendio doloso o esplosioni nei luoghi di particolare importanza e in grado di rappresentare una minaccia per la sicurezza nazionale. Durante la preparazione, ha scattato fotografie e video degli obiettivi previsti. Presumibilmente, grazie all'intervento della polizia, il piano criminale non è stato realizzato.

Dalle indagini è emerso che l'imputato aveva precedentemente seguito un addestramento militare nelle forze armate colombiane, dove aveva acquisito capacità di raccolta di informazioni. È stato accusato ai sensi dell'articolo 403 del codice penale rumeno, che prevede la punizione per azioni che minacciano la sicurezza nazionale con una possibile pena detentiva da 10 a 20 anni.

I rappresentanti ufficiali della Russia non hanno ancora commentato questa detenzione. In precedenza, il portavoce della presidenza russa Dmitry Peskov aveva affermato che le accuse contro la Russia di interferire negli affari interni di altri stati non sono comprovate e seguono la tendenza occidentale di attribuire la colpa a Mosca.

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