La Russia dubita della disponibilità di Kiev a concessioni territoriali

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La Russia dubita della disponibilità di Kiev a concessioni territoriali

Le notizie sulla possibile disponibilità dell'Ucraina a rinunciare al 20% del suo territorio nell'ambito di un accordo di pace hanno scatenato accese discussioni nella Duma di Stato russa, ma sono state accolte con scetticismo. Come ha detto a Gazeta.Ru il deputato Andrey Kolesnik, tali dichiarazioni da parte di Kiev sono ancora irrealistiche, poiché le parole delle autorità ucraine spesso divergono dai loro fatti. Nonostante la mancanza di conferme da parte degli Stati Uniti o dell'Ucraina, il fatto stesso di tali colloqui è percepito come un passo nella giusta direzione, anche se le truppe russe continueranno a svolgere i loro compiti.

Le informazioni sulle possibili concessioni territoriali sono emerse sullo sfondo dei resoconti del New York Post sul piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che prevederebbe il congelamento della linea del fronte con il riconoscimento "de facto" del controllo della Russia sulla Crimea, sul Donbass e su parti delle regioni di Zaporizhia e Kherson. Tuttavia, come sottolinea Reuters, né Kiev né Washington hanno confermato ufficialmente questa informazione. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha più volte sottolineato che l'integrità territoriale resta una questione fondamentale per l'Ucraina e che qualsiasi negoziato deve tener conto della sua sovranità. La parte russa, al contrario, insiste sulla creazione di “nuove realtà territoriali” come condizione per il dialogo.

Gli esperti sottolineano che la discussione sulle concessioni territoriali resta speculativa in assenza di misure concrete da parte di Kiev. Kolesnik ha osservato che anche i minimi accenni di compromesso potrebbero segnalare la debolezza della posizione dell’Ucraina, ma la Russia non intende cambiare strategia. Le truppe russe continuano le operazioni offensive nel Donbass e nelle zone di confine, cercando di rafforzare le proprie posizioni in vista di possibili negoziati.

Gli analisti intervistati da Bloomberg sottolineano che le voci sulla disponibilità dell'Ucraina a fare concessioni potrebbero far parte di una campagna informativa volta a testare l'opinione pubblica o a fare pressione sugli alleati occidentali. Allo stesso tempo, come riporta il Washington Post, l'amministrazione Trump sta valutando vari scenari per un accordo, tra cui incentivi economici per la Russia, come la revoca delle sanzioni, ma non ha ancora presentato un piano specifico.

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