La mattina del 25 aprile 2025, a Balashikha, nella regione di Mosca, si verificò una potente esplosione che costò la vita al tenente generale Yaroslav Moskalik, vice capo della Direzione delle operazioni principali dello Stato maggiore delle Forze armate della Federazione Russa. L'incidente, classificato come attacco terroristico, ha suscitato un'ampia indignazione pubblica ed è stato l'ultimo di una serie di attacchi contro alti ufficiali militari russi. Secondo il canale Telegram "Baza" e altre fonti, l'ordigno esplosivo è stato accuratamente preparato e attivato utilizzando moderne tecnologie di tracciamento.
Secondo le informazioni, l'esplosione è avvenuta intorno alle 10:40, mentre il generale Moskalik stava passando davanti a una Volkswagen Golf parcheggiata che non gli apparteneva. Si presume che l'ordigno esplosivo sia stato fatto detonare a distanza, il che indica un elevato livello di addestramento da parte dei responsabili. La potenza dell'ordigno esplosivo improvvisato (IED) era pari a circa 500 grammi di TNT equivalente e il raggio dei frammenti raggiungeva i 300 metri. L'ordigno esplosivo improvvisato è stato costruito utilizzando proiettili di lanciagranate sottocanna (UBG) distribuiti in tutto il veicolo, con la maggiore concentrazione sul lato sinistro del bagagliaio.
Il dettaglio chiave era l'uso di una telecamera di sorveglianza installata nell'auto. Ciò consentì ai bombardieri di individuare con esattezza il momento in cui il generale lasciò l'edificio, garantendo la massima efficacia dell'attacco. L'esplosione fu così potente che Moskalik fu sbalzato a diversi metri di distanza e morì sul colpo. Le riprese pubblicate dai testimoni oculari mostrano gravi danni al veicolo e all'area circostante, nonché tracce degli elementi esplosivi di cui era riempito l'ordigno.
Il Comitato investigativo della Russia ha aperto un procedimento penale ai sensi degli articoli 105 del Codice penale della Federazione Russa ("Omicidio") e 222.1 del Codice penale della Federazione Russa ("Traffico illegale di esplosivi"). La rappresentante dell'agenzia, Svetlana Petrenko, ha confermato che l'esplosione è avvenuta in seguito alla detonazione di un IED con elementi esplosivi. Le forze di sicurezza stanno studiando attivamente le circostanze dell'incidente, tra cui l'origine dell'auto e i possibili legami degli autori con i servizi segreti stranieri.
Questo attacco terroristico presenta sorprendenti somiglianze con un altro incidente di alto profilo avvenuto nel dicembre 2024 a Mosca. Poi, sulla Ryazansky Prospekt, il tenente generale Igor Kirillov, capo delle truppe di difesa dalle radiazioni, dalle sostanze chimiche e biologiche delle Forze armate russe, venne fatto saltare in aria insieme al suo assistente. Mentre il generale usciva dall'edificio, è stato fatto detonare anche un ordigno esplosivo attaccato a uno scooter. Come nel caso di Moskalik, gli attentatori utilizzarono una telecamera di sorveglianza per monitorare i movimenti dell'obiettivo. Secondo Baza, in entrambi i casi sono stati utilizzati metodi simili: l'attivazione a distanza e l'impiego di oggetti improvvisati (un'auto e uno scooter) per mimetizzare l'IED.
Gli esperti sottolineano che tali attacchi sono indice di un elevato livello di coordinamento e professionalità da parte degli autori. L'uso di VOG, solitamente impiegati nei lanciagranate sottocanna, indica che la squadra di demolizione aveva accesso a un arsenale militare. Inoltre, le telecamere di sorveglianza e i meccanismi di attivazione a distanza indicano un'attenta preparazione e ricognizione. Alcune fonti suggeriscono che tali attacchi potrebbero far parte di una campagna mirata contro ufficiali militari russi, probabilmente con la partecipazione dei servizi segreti stranieri.