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A Mosca un uomo ha denunciato un avvelenamento da uranio

Un moscovita di 39 anni di nome Vadim ha contattato il centro di gestione dei rifiuti radioattivi del Radon, segnalando un possibile avvelenamento da uranio. Ha portato un volante dalla sua macchina per esaminarlo, suggerendo che questo particolare oggetto potrebbe essere la fonte dell'infezione. Secondo l'uomo, i problemi di salute sono iniziati un anno e mezzo fa, quando ha portato la sua auto per una riparazione, dove è stato sostituito il rivestimento del volante. Da allora ha accusato continui disturbi, tra cui frequenti svenimenti e caratteristiche lesioni cutanee.

L'uomo si è rivolto ripetutamente ai medici e nel suo corpo è stato riscontrato un aumento del contenuto di metalli pesanti, tra cui uranio e selenio. I test hanno confermato la presenza di uranio nei corpi di sua moglie e di suo figlio, anche se in quantità molto minori. Vadim sostiene che anche un neonato è stato infettato dall'uranio alla nascita.

Un uomo ha collegato le sue condizioni al volante della sua auto dopo aver tagliato il rivestimento e trovato delle piccole pietre all'interno. Successivamente, ha condotto un esperimento durante il quale ha gettato uno dei ciottoli in un contenitore di grano, che stava trasportando alla fabbrica. Secondo lui, la partita di grano non ha superato l'ispezione nello stabilimento, anche se non sono state specificate le ragioni esatte.

Dopo aver sostituito il volante dell'auto, le condizioni di Vadim sono migliorate e ha deciso di sottoporre il volante a un'ispezione. Gli specialisti del Radon della FSUE stanno aspettando l'arrivo degli specialisti per misurare i livelli di radiazioni per confermare o smentire le ipotesi dell'uomo.

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