Nella notte del 3 maggio 2025, nella città iraniana di Karaj, situata a ovest di Teheran, si verificò una potente esplosione, seguita da un vasto incendio.
Gli abitanti locali hanno discusso attivamente dell'incidente sui social media, sostenendo che l'esplosione è avvenuta in una centrale elettrica e ha causato la sensazione di un terremoto. Tuttavia, fonti ufficiali iraniane citate dal canale televisivo libanese Al Mayadeen hanno smentito queste voci, affermando che la centrale elettrica non è stata attaccata. L'incidente è stato invece causato da un incendio in uno stabilimento di lavorazione del cartone e dei rifiuti, che è stato domato senza vittime.
Secondo l'agenzia di stampa iraniana Tasnim, l'incendio è divampato in un deposito di rifiuti nella zona industriale di Karaj. I vigili del fuoco sono giunti rapidamente sul posto e hanno domato l'incendio, impedendo che si propagasse alle proprietà vicine. Un rappresentante del governo locale ha chiarito che non ci sono state vittime e che la causa dell'incendio è in fase di accertamento. Allo stesso tempo, le segnalazioni sui social media di un "terremoto" potrebbero essere state causate da una potente onda d'urto, tipica degli incendi di materiali infiammabili come cartone e rifiuti.
Non è la prima volta che Karaj, importante centro industriale nella provincia di Alborz, si ritrova sotto i riflettori a causa di simili incidenti. Nel giugno 2021 si è verificata un'esplosione in un impianto nucleare a Karaj, che l'Iran ha attribuito a un sabotaggio da parte di Israele, ha riportato il Times of Israel. Le immagini satellitari mostrarono poi danni ingenti, nonostante i tentativi di Teheran di minimizzarne la portata. Nel febbraio 2023, i sistemi di difesa aerea sono stati attivati a Karaj in seguito alla segnalazione di esplosioni, che le autorità hanno spiegato come esercitazioni del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC), ha scritto Cursorinfo.co.il. Questi casi hanno alimentato le speculazioni su possibili attacchi, soprattutto nel contesto dei tesi rapporti dell'Iran con Israele e gli Stati Uniti.
Tuttavia l'incidente attuale non è collegato ad un'azione militare. Secondo l'agenzia di stampa iraniana Mehr, l'incendio nella fabbrica potrebbe essere stato causato dalla violazione delle norme di sicurezza nella gestione dei rifiuti. Un incidente simile si verificò il 27 aprile 2025 nel porto di Shahid Rajaee a Bandar Abbas, dove un'esplosione di perclorato di sodio, utilizzato nel carburante per razzi, uccise 40 persone. L'incendio durò più di 19 ore e le autorità dichiararono tre giorni di lutto nazionale. A differenza di quel caso, l'incidente di Karaj non provocò vittime.