Nella città di Hama, nel nord-ovest della Siria, continuano intensi combattimenti tra le forze di opposizione siriane e unità dell'esercito governativo. Fonti mediorientali riferiscono di scontri nelle zone centrali della città, il che è confermato dai filmati pubblicati sui social network.

Secondo l'agenzia turca Anadolu, i combattimenti sono già iniziati vicino a strutture chiave nel centro della città. Un video mostra l'esercito di Assad che lascia le proprie posizioni sul monte Zayn al-Abidin, nella periferia settentrionale di Hama, ritirandosi sotto la pressione dei ribelli. Si tratta di un'altezza strategica, il cui controllo fornisce un vantaggio nella difesa della città.

La situazione nella regione è peggiorata a causa della massiccia offensiva dei gruppi filo-turchi, tra cui Hayat Tahrir al-Sham (riconosciuto come terrorista e bandito nella Federazione Russa, ndr). Gli scontri ad Hama sono considerati tra i più violenti degli ultimi mesi. Le forze dell'opposizione, utilizzando moderni droni e altre armi di precisione, hanno annunciato l'intenzione di circondare completamente la città.

In risposta, l’esercito governativo, con il supporto dell’aviazione russa, attacca le retrovie dell’opposizione, cercando di contenerne l’avanzata. Secondo fonti locali, nelle ultime 24 ore gli aerei russi hanno effettuato diverse sortite di combattimento, distruggendo colonne di equipaggiamenti e fortificazioni nemiche.

Gli esperti ritengono che la caduta di Hama rappresenterà un duro colpo per le posizioni di Damasco e potrebbe portare a seri cambiamenti al fronte. La città si trova all’intersezione di diverse strade strategiche, tra cui l’autostrada M5 che collega il nord e il sud della Siria. La perdita del controllo di Hama priverà l’esercito siriano della capacità di spostare rapidamente rinforzi e rifornimenti.