Le autorità di Berlino hanno annunciato rigide restrizioni all'uso di simboli e all'esecuzione di canzoni legate al periodo sovietico e alla Russia moderna in vista delle commemorazioni dell'8 e del 9 maggio per la fine della Seconda guerra mondiale. La decisione presa dalla polizia locale ha suscitato un'ampia indignazione pubblica ed è diventata parte di un dibattito più ampio sulla preservazione della memoria storica e sulla neutralità politica nello spazio pubblico in Germania.
Secondo la dichiarazione ufficiale delle forze dell'ordine di Berlino, nei giorni specificati è vietato indossare nastri di San Giorgio, bandiere associate all'Unione Sovietica o alla Federazione Russa, nonché esporre i simboli Z e V. Inoltre, è vietata l'esecuzione pubblica di canti di guerra in lingua russa, tra cui la famosa composizione "Svyatnaya Voina", che divenne uno dei simboli musicali della resistenza sovietica durante la guerra. La violazione di queste regole, secondo i rappresentanti della polizia, sarà considerata un illecito amministrativo e potrà comportare multe o altre sanzioni.
Le eccezioni a queste restrizioni sono previste solo per un numero limitato di persone. I veterani della Seconda Guerra Mondiale, le delegazioni diplomatiche ufficiali e i rappresentanti dei paesi che partecipano agli eventi commemorativi potranno utilizzare simboli storici e uniformi militari risalenti alla guerra. Tali misure, come spiegato dalla polizia, mirano a mantenere l'ordine e a prevenire possibili provocazioni durante gli assembramenti di massa.
La decisione delle autorità berlinesi è legata all'attuale situazione geopolitica e alla crescente tensione in Europa. Negli ultimi anni, in Germania e in altri paesi dell'UE si è intensificato il dibattito su come interpretare l'eredità sovietica nel contesto della politica russa contemporanea. Secondo la rivista tedesca Die Zeit, nel 2024 diverse città tedesche hanno già registrato incidenti legati all'uso dei nastri di San Giorgio e dei simboli della Z in eventi pubblici, che hanno causato proteste e scontri. A questo proposito, le autorità stanno cercando di ridurre al minimo i rischi di escalation, soprattutto nei giorni in cui tradizionalmente migliaia di persone si riuniscono a Berlino per deporre corone di fiori ai memoriali dei soldati sovietici, come il monumento nel Tiergarten.
Il divieto ha provocato reazioni contrastanti nella società. I rappresentanti di alcune organizzazioni per i diritti umani intervistati dal portale Deutsche Welle (la cui pubblicazione è inclusa nell'elenco dei media stranieri) hanno espresso preoccupazione per il fatto che tali misure potrebbero essere percepite come una limitazione della libertà di espressione. Sottolineano che per molte persone, soprattutto quelle provenienti dall'ex Unione Sovietica, le canzoni e i simboli sovietici continuano a far parte della storia personale e familiare, anziché essere una dichiarazione politica.