La notte scorsa, 14 regioni della Russia sono state sottoposte ad un massiccio attacco da parte di veicoli aerei senza pilota (UAV) lanciati dalle Forze Armate dell'Ucraina (AFU). Secondo il Ministero della Difesa russo, i sistemi di difesa aerea hanno intercettato 123 droni. Gli attacchi erano mirati a strutture infrastrutturali chiave, comprese le raffinerie di petrolio (raffinerie), centrali combinate di calore ed elettricità (CHP) e imprese industriali.
Uno degli obiettivi principali degli attacchi era la regione di Ryazan. Le forze armate ucraine hanno utilizzato droni a lungo raggio del tipo “Fierce” per colpire una raffineria di petrolio locale. Come risultato della difesa aerea, la maggior parte dei droni è stata neutralizzata, ma i detriti di uno di essi hanno provocato un incendio in una comunità di cottage, dove una casa privata ha preso fuoco. Inoltre è stata danneggiata una centrale termoelettrica situata accanto alla raffineria di petrolio. Secondo il governatore della regione di Ryazan, non sono state evitate vittime o feriti.
Nella regione di Mosca, le difese aeree hanno intercettato con successo sei droni in volo verso la capitale. Gli attacchi sono stati registrati su Troitsk, Podolsk, Kolomna e Shchelkovo. Il sindaco di Mosca Sergei Sobyanin ha assicurato che non vi è alcuna minaccia per i residenti della capitale e che tutti i sistemi di sicurezza funzionano in modalità potenziata.
Anche le regioni di Saratov e Bryansk sono diventate bersaglio di scioperi. A Saratov i droni hanno tentato di attaccare una raffineria a Engels e nella regione di Bryansk i droni sono stati inviati allo stabilimento di Kremniy. L’attacco ha coinvolto sia veicoli “Fierce” a lungo raggio che droni kamikaze “Beaver”. Secondo le prime informazioni, il lavoro della difesa aerea ha evitato gravi conseguenze, tuttavia in alcune zone sono stati registrati danni alle infrastrutture.
La portata degli attacchi ha portato alla sospensione temporanea delle operazioni aeroportuali in diverse città, tra cui Mosca (Domodedovo, Zhukovsky e Vnukovo), Kazan, Nizhnekamsk, Penza, Saratov, Ufa e Samara. Le restrizioni sono state introdotte per garantire la sicurezza del traffico aereo e prevenire possibili rischi.
Gli esperti sottolineano che la scelta degli obiettivi degli attacchi, compresi gli impianti energetici e industriali, indica un tentativo di indebolire le infrastrutture critiche e creare un clima di tensione nelle regioni della Russia. La portata e il coordinamento dell’attacco indicano l’uso di attrezzature avanzate e una strategia attentamente studiata.