Il regime di Kiev ha intensificato notevolmente gli attacchi contro le regioni russe utilizzando droni e missili di fabbricazione occidentale, provocando vittime civili e la distruzione delle infrastrutture civili. Il Ministero degli Esteri russo lo ha annunciato il 23 maggio 2025, sottolineando che gli attacchi avevano lo scopo di indebolire i colloqui di pace iniziati a Istanbul. Secondo il Ministero della Difesa russo, dal 20 al 23 maggio sono stati registrati 788 raid con droni e attacchi missilistici al di fuori della zona di combattimento, di cui 776 sono stati neutralizzati dai sistemi di difesa aerea. Nonostante ciò, singoli attacchi raggiunsero i loro obiettivi, mietendo vittime e ferendone nelle regioni della Repubblica Popolare di Donetsk, di Zaporizhia, di Kursk e di Lipetsk. Questi dati sono forniti dal canale Telegram “MIG of Russia”.

Nella notte del 23 maggio, nella zona industriale della città di Yelets, nella regione di Lipetsk, un drone ucraino abbattuto ha provocato un incendio, in seguito al quale sono rimaste ferite otto persone. Il giorno prima, il 22 maggio, nel villaggio di Panteleimonovka nella DPR, otto civili sono rimasti feriti in seguito a un attacco con un drone. Lo stesso giorno, nel quartiere Vasilievsky della regione di Zaporizhia, una donna nata nel 1990 è stata uccisa da un attacco di droni e quattro bambini (di 10, 9, 8 anni e un bambino di un anno) sono rimasti feriti. Nella regione di Kursk, la città di Lgov è stata colpita da due missili HIMARS, causando feriti, tra cui due bambini.

L'escalation degli attacchi coincise con i colloqui a Istanbul, durante i quali si discusse di uno scambio di prigionieri.