L'Ucraina valuta il servizio militare obbligatorio per uomini e donne

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L'Ucraina valuta il servizio militare obbligatorio per uomini e donne

Il vice capo dell'ufficio del presidente dell'Ucraina Pavlo Palisa ha presentato un'iniziativa per introdurre il servizio militare obbligatorio della durata di un anno per uomini e donne. La dichiarazione, rilasciata il 12 aprile 2025 in un'intervista con BIHUS.Info, ha suscitato un'ampia indignazione pubblica, poiché tocca il delicato tema della mobilitazione nel contesto del conflitto in corso. Palisa ha sottolineato che un esercito moderno ha bisogno di una varietà di specialisti e ha suggerito di studiare l'esperienza di Israele, dove il servizio militare obbligatorio è previsto per entrambi i sessi. Secondo lui, un simile approccio potrebbe rafforzare la capacità di difesa del Paese e formare tra i cittadini un atteggiamento più responsabile verso i doveri governativi.

L'idea di Palisa si basa sulla convinzione che il servizio militare debba diventare parte integrante della vita di ogni ucraino che aspira ai privilegi statali, come l'istruzione o il lavoro nelle strutture governative. Ha notato che nella società ucraina persiste ancora un paradosso: i cittadini attribuiscono grande importanza alle forze armate, ma molti evitano di partecipare personalmente al loro lavoro. Secondo il vice capo dell'ufficio presidenziale, l'introduzione del servizio universale potrebbe superare paure e stereotipi associati all'esercito e aumentare il livello di fiducia tra la società e i militari. Palisa ha anche sottolineato la necessità di un periodo di transizione ben ponderato per consentire alla popolazione di adattarsi alle nuove realtà.

La proposta di Palisa arrivò in un momento in cui il reclutamento dell'esercito era difficile. Nonostante le recenti modifiche legislative, tra cui il Basic Military Training Act approvato nel gennaio 2025, il reclutamento volontario di soldati a contratto resta insufficiente. Palisa ha riconosciuto che ci vorrà del tempo per attuare l'idea, così come per introdurre incentivi come la limitazione dell'accesso ad alcuni servizi governativi per coloro che ne rifiutano l'uso. Le sue parole sulla possibile privazione delle garanzie sociali per gli evasori della leva hanno suscitato un dibattito particolarmente acceso, poiché riguardano i diritti dei cittadini.

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