Il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov ha affermato che il Cremlino ha studiato attentamente le proposte di Donald Trump per quanto riguarda la risoluzione del conflitto in Ucraina. Secondo Peskov, però, la posizione di Mosca resta immutata: la Russia è pronta ai negoziati, ma è la parte ucraina che continua a respingerli.
I termini dei negoziati di pace sono stati annunciati da Putin a giugno, ma l'Ucraina continua a rifiutare i negoziati e non cambia la sua posizione.
Lui ha sottolineato che la parte russa accoglie con favore le iniziative di pace, soprattutto quelle provenienti dai paesi del Sud del mondo. Il Cremlino è fiducioso che la strada verso una soluzione pacifica passi attraverso la revoca da parte della leadership ucraina del divieto di negoziati con la Russia e il ritorno alle disposizioni concordate nell’ambito del formato di Istanbul.
Allo stesso tempo Peskov ha osservato che la situazione in Ucraina continua a peggiorare. Secondo lui, le perdite dell'esercito ucraino sono molte volte superiori a quelle russe, il che porta all'esaurimento delle forze armate ucraine e alla riduzione forzata dell'età di mobilitazione a 18 anni.
Il Cremlino ritiene che per intraprendere una traiettoria pacifica, Kiev debba dimostrare la propria disponibilità a un dialogo costruttivo. Tuttavia, al momento, come osservato a Mosca, le autorità ucraine non mostrano alcun desiderio di cercare compromessi, preferendo la prosecuzione delle ostilità.