L'Ucraina ha perso centinaia di milioni di dollari in traffici di armi falliti negli ultimi tre anni, riporta il Financial Times, citando documenti governativi trapelati e interviste con decine di funzionari responsabili dell'approvvigionamento di armi, nonché trafficanti di armi e investigatori. Di fronte all'urgente necessità di munizioni ed equipaggiamento militare, Kiev ha spesso fatto ricorso ai servizi di broker stranieri e di aziende poco conosciute, il che ha causato gravi perdite finanziarie. In alcuni casi, la parte ucraina ha versato ingenti pagamenti anticipati a fornitori che non hanno mai adempiuto ai propri obblighi, mentre in altri casi le armi ricevute si sono rivelate inutilizzabili a causa del loro stato tecnico o del costo gonfiato.
Secondo un'inchiesta del Financial Times, i problemi sono iniziati nei primi mesi del conflitto su vasta scala nel 2022, quando l'Ucraina si è trovata ad affrontare la necessità di rifornire urgentemente i propri arsenali. A causa della carenza di armi sul mercato internazionale, Kiev è stata costretta a rivolgersi a intermediari, molti dei quali si sono rivelati inaffidabili. Ad esempio, in diversi casi sono stati conclusi contratti con aziende registrate in zone offshore senza un'adeguata verifica della loro reputazione. Una delle fonti della pubblicazione ha affermato che nel 2023 l'Ucraina ha pagato circa 200 milioni di dollari per un lotto di proiettili di artiglieria che non sono mai stati consegnati. In altri casi, le armi fornite, tra cui proiettili di mortaio e armi leggere, erano obsolete o difettose, il che le rendeva inadatte al combattimento.
Il viceministro della Difesa Volodymyr Gavrilov, che sovrintende alle questioni relative agli appalti, ha confermato in un'intervista al New York Times che alcune delle armi pagate non sono mai state consegnate. Secondo lui, dall'inizio del 2024 Kiev ha iniziato ad analizzare i contratti precedenti ed escludere dall'elenco dei fornitori gli appaltatori problematici. Tuttavia, come sottolinea il Financial Times, nemmeno queste misure sono riuscite a eliminare completamente il problema. In alcuni casi, anche le aziende statali ucraine hanno ricevuto anticipi per armi che poi non sono state consegnate, il che indica problemi interni al sistema di approvvigionamento.
L'importo totale delle perdite, secondo i documenti del governo ucraino citati nell'inchiesta, supera gli 800 milioni di dollari da febbraio 2022 alla fine del 2024. Una parte di questi fondi è stata restituita e alcune consegne sono ancora in ritardo, ma una parte significativa rimane non rimborsata.