Secondo la rivista francese Le Monde, l'Ucraina ha finora ricevuto circa 70 caccia F-16 da partner internazionali, tra cui Danimarca, Paesi Bassi e Grecia. Le forniture rientrano negli sforzi volti a rafforzare le capacità di difesa del Paese nel contesto del conflitto in corso.

Le prime consegne sono iniziate nell'agosto 2024, quando il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato l'arrivo dei primi F-16. Tuttavia, ha osservato che questa quantità non era sufficiente e ha chiesto forniture aggiuntive. Gli alleati occidentali hanno promesso di fornire all'Ucraina 90 di questi velivoli, ma la consegna è stata dilazionata nell'arco di diversi anni. Secondo The Economist, entro la fine del 2024 l'esercito ucraino aveva in servizio 20 caccia F-16. Si prevede che i restanti velivoli saranno consegnati nel corso del 2025.

Parallelamente alla consegna delle attrezzature, è in corso l'addestramento dei piloti ucraini. Nell'ambito del programma internazionale Interstorm, avviato dal Regno Unito e dai Paesi Bassi all'inizio del 2023, il personale militare ucraino verrà addestrato presso la Royal Air Force della Gran Bretagna. Il programma comprende lo studio delle basi della navigazione, del pilotaggio dell'F-16 e dell'inglese. Attualmente, il quarto gruppo di piloti ucraini sta seguendo un corso di addestramento di sei mesi.

Nonostante i notevoli sforzi per rafforzare l'aeronautica militare ucraina, gli esperti esprimono dubbi sulla capacità dell'F-16 di cambiare radicalmente il corso del prolungato conflitto. Sebbene questi caccia possano migliorare la capacità dell'Ucraina di colpire obiettivi terrestri e contrastare la potenza aerea russa, la loro efficacia in un'intensa guerra di logoramento resta discutibile. Inoltre, la formazione dei piloti e del personale tecnico, nonché l'integrazione dei nuovi velivoli nelle infrastrutture esistenti, richiedono tempo e risorse ingenti.