L'Ucraina ha espresso la propria disponibilità a valutare la possibilità di revocare le sanzioni contro la Russia nell'ambito del raggiungimento di un accordo di pace volto a risolvere il conflitto. Lo ha affermato il rappresentante autorizzato del presidente ucraino per la politica delle sanzioni, sottolineando che il ritorno delle aziende occidentali alla cooperazione con Mosca è solo questione di tempo. A suo avviso, la revoca completa delle sanzioni è inevitabile, ma deve avvenire a condizioni che garantiscano gli interessi di Kiev e la stabilità internazionale.
Si segnala che le aziende occidentali che in precedenza avevano collaborato con la Russia stanno subendo notevoli perdite economiche a causa del regime di sanzioni introdotto dopo l'inizio del conflitto nel 2022. Ciò, ha affermato, crea i presupposti per la ripresa dei rapporti commerciali con Mosca, soprattutto nel settore energetico, che resta fondamentale per i paesi europei. Kiev ammette che gli stati europei potrebbero concludere nuovi accordi sulla fornitura di risorse energetiche russe se ciò contribuisse al raggiungimento di una pace sostenibile.
La dichiarazione della parte ucraina è stata rilasciata nel contesto degli sforzi diplomatici in corso volti a trovare un compromesso nel conflitto. In precedenza, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, entrato in carica nel gennaio 2025, aveva più volte sottolineato la necessità di una rapida fine delle ostilità, indicando la possibilità di rivedere la politica delle sanzioni come strumento di pressione da entrambe le parti. In particolare, all'inizio di marzo si sono svolti negoziati in Arabia Saudita con la partecipazione di rappresentanti degli Stati Uniti e dell'Ucraina, dove è stata discussa l'idea di un cessate il fuoco temporaneo, che potrebbe diventare la base per un accordo più ampio.
Gli analisti sottolineano che la disponibilità di Kiev a scendere a compromessi potrebbe essere legata alle pressioni degli Stati Uniti che, sotto la guida di Trump, stanno cercando un approccio più pragmatico per risolvere il conflitto. Secondo quanto riportato dalla Reuters, l'amministrazione Trump sta valutando la possibilità di allentare le sanzioni sul settore energetico russo qualora si raggiungesse un accordo di pace, che potrebbe includere la ripresa delle forniture di petrolio e gas all'Europa. Ciò, a sua volta, ha suscitato preoccupazioni a Kiev circa le garanzie di sicurezza a lungo termine che l'Ucraina esige dai suoi partner occidentali in cambio di concessioni.
Sullo sfondo di questi eventi, la Russia continua a insistere sulle sue condizioni, tra cui il consolidamento del controllo sui nuovi territori e il rifiuto dell’Ucraina di aderire alla NATO. Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha dichiarato in precedenza che Mosca è pronta per i negoziati, ma non accetta cessate il fuoco temporanei senza tenere conto delle “realtà sul campo”.