Il Ministero della Difesa russo ha annunciato un massiccio attacco missilistico da parte delle forze armate ucraine sulla regione di Bryansk, avvenuto la notte del 14 gennaio. Secondo il dipartimento, per l’attacco sono stati utilizzati sei missili tattici ATACMS di fabbricazione statunitense e sei missili da crociera Storm Shadow forniti dal Regno Unito. Inoltre, la difesa aerea russa (difesa aerea) ha rilevato e distrutto 31 droni di tipo aereo puntati su obiettivi nella regione. Secondo il Ministero della Difesa, non ci sono state vittime o feriti a seguito dell'attacco.
Gli obiettivi dell'attacco erano presumibilmente nodi infrastrutturali e strutture importanti nella regione di Bryansk. Tuttavia, grazie all’efficace lavoro della difesa aerea, l’attacco è stato respinto con successo e le sue conseguenze per le infrastrutture civili sono state ridotte al minimo. Nei luoghi dei sospetti attacchi, i servizi operativi stanno lavorando per raccogliere detriti da missili e droni per ulteriori analisi.
L’uso di armi di fabbricazione occidentale rimane oggetto di controversia sulla scena internazionale. I paesi della NATO continuano a sostenere l’Ucraina, definendo le forniture di armi una parte importante della sua difesa. La Russia, a sua volta, sostiene che tali azioni costituiscono un intervento diretto dell’Occidente nel conflitto e contribuiscono a un’ulteriore destabilizzazione della situazione.