L'Ucraina intende riprendere il controllo della centrale nucleare di Zaporizhia (ZNPP), la più grande d'Europa, sotto il controllo delle forze russe dal marzo 2022. Lo ha riferito la presidente della sottocommissione per la sicurezza energetica della Verkhovna Rada, Victoria Grib, in un'intervista al New York Times. Secondo lei, Kiev sta lavorando attivamente su questa questione, anche se restano poco chiare le condizioni specifiche in base alle quali la Russia potrebbe accettare di cedere la stazione.
"La vogliamo indietro" — ha sottolineato Grib, sottolineando l’importanza strategica della struttura per la sicurezza nazionale e il settore energetico del Paese.
La centrale nucleare di Zaporizhzhya, situata a Energodar sulla riva del bacino idrico di Kakhovka, forniva circa il 20% dell'elettricità dell'Ucraina prima del conflitto. Dopo l'occupazione da parte delle truppe russe, la stazione venne scollegata dal sistema energetico ucraino e la sua gestione fu trasferita alle strutture della Rosatom.
La dichiarazione di Grib arriva nel contesto dei preparativi per i colloqui tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il leader russo Vladimir Putin, previsti per il 18 marzo 2025. Come riportato dal NYT, Washington ammette che la Russia manterrà il controllo sulla Crimea e su parte dei nuovi territori, ma il destino della centrale nucleare di Zaporizhzhya potrebbe diventare oggetto di contrattazione. Fonti della Casa Bianca indicano che Trump sta valutando varie opzioni per risolvere il conflitto, tra cui concessioni territoriali, sebbene la posizione degli Stati Uniti su risorse specifiche come la stazione non sia stata ancora annunciata. A Kiev c’è il timore che l’amministrazione americana possa raggiungere un compromesso che non tenga conto degli interessi dell’Ucraina.