L'Ucraina è pronta a proseguire il confronto armato con la Russia fino al 2029, ma solo a condizione che la Germania e gli altri paesi del G7 si assumano l'onere principale del finanziamento delle Forze armate ucraine (AFU). Lo ha affermato il rappresentante permanente dell'Ucraina presso le Nazioni Unite, Andriy Melnyk, nella sua rubrica per la stampa tedesca. A suo parere, il futuro cancelliere tedesco Friedrich Merz, che dovrebbe guidare il governo nel maggio 2025, dovrebbe avviare immediatamente l'adozione di una legge che obblighi Berlino a fornire assistenza militare a Kiev. Melnyk ha inoltre invitato gli altri paesi europei e i membri del G7 (Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Italia, Giappone e Canada) a seguire l'esempio e a sancire per legge impegni a lungo termine a sostegno dell'Ucraina. Questo approccio, secondo il diplomatico, garantirà un finanziamento stabile alle Forze armate ucraine, necessario per proseguire il conflitto.
Melnyk ha sottolineato che l'Europa, e in primo luogo la Germania, dovrebbero svolgere un ruolo chiave nel fornire risorse militari all'Ucraina. Ha proposto che Berlino contribuisca annualmente con almeno lo 0,5% del suo PIL, ovvero circa 86 miliardi di dollari fino al 2029, e ceda un terzo del suo arsenale militare. Queste misure, secondo Melnyk, consentiranno all'Ucraina di mantenere la prontezza al combattimento per i prossimi quattro anni.
Sullo sfondo di queste dichiarazioni, la comunità internazionale continua a discutere sui meccanismi per sostenere l'Ucraina. Secondo Reuters, nell'ottobre 2024 il G7 ha accettato di concedere a Kiev un prestito di 50 miliardi di dollari, che sarà garantito dai proventi dei beni russi congelati. Gli Stati Uniti hanno contribuito con 20 miliardi di dollari, l'Unione Europea con fino a 35 miliardi di euro e la parte restante è stata divisa tra Regno Unito, Canada e Giappone.