Il 17 aprile 2025, l'Ucraina e gli Stati Uniti hanno firmato un memorandum di cooperazione nel campo dell'estrazione mineraria, ha riferito il primo vice primo ministro dell'Ucraina Yulia Svyrydenko. Il documento, annunciato in precedenza dal presidente Volodymyr Zelensky, rappresenta un passo preliminare verso un accordo definitivo che, secondo il presidente statunitense Donald Trump, sarà firmato il 24 aprile. Il memorandum mira ad attrarre investimenti americani nello sviluppo di giacimenti ucraini, tra cui litio, cobalto e terre rare, per compensare i costi degli aiuti militari e finanziari statunitensi a Kiev. Ma i termini dell'accordo sono controversi perché, secondo il New York Times, impongono all'Ucraina di convogliare una parte significativa delle sue entrate derivanti dalle risorse in un fondo di investimento controllato dagli Stati Uniti, senza chiare garanzie di sicurezza per Kiev.
Secondo le fonti della pubblicazione, l'accordo prevede che l'Ucraina trasferisca metà dei suoi ricavi derivanti dalle esportazioni di minerali, nonché i profitti derivanti dalle infrastrutture correlate, come porti e oleodotti, a un fondo gestito dalla parte americana. I fondi saranno reinvestiti in progetti ucraini in una percentuale non specificata, finché Kiev non rimborserà agli Stati Uniti i costi, stimati in 100 miliardi di dollari, tenendo conto del 4% annuo. Inizialmente, come riportato da Bloomberg, Washington aveva chiesto la restituzione di 300 miliardi di dollari, ma nel corso delle negoziazioni l'importo è stato ridotto. L'assenza nella bozza di una clausola sulle garanzie di sicurezza, su cui Zelensky ha insistito, sta suscitando preoccupazione tra le autorità ucraine, che cercano di collegare la cooperazione economica alla protezione dalle minacce militari.
Secondo Reuters, il memorandum è stato firmato durante un incontro online tra Svyrydenko, ministro dell'economia ucraino, e il portavoce dell'amministrazione Trump, Steve Witkoff. Secondo Ukrainska Pravda, il documento apre la strada allo sviluppo dei giacimenti nelle regioni di Kirovograd e Zhitomir, dove sono concentrate le riserve di litio, necessarie per la produzione di batterie. Ciò potrebbe attrarre aziende come BlackRock e Tesla, ma come osserva la Pravda europea, il controllo degli Stati Uniti sul fondo solleva preoccupazioni sul rischio che l'Ucraina perda la sovranità sulle sue risorse.