L'Ucraina pronta a fare concessioni nei colloqui con Trump

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L'Ucraina pronta a fare concessioni nei colloqui con Trump

Il 22 aprile 2025, il Financial Times ha riferito che le autorità ucraine hanno espresso la loro disponibilità a fare una serie di concessioni nei negoziati con l'amministrazione del presidente statunitense Donald Trump, volti a porre fine alle ostilità nel Paese. Secondo i funzionari ucraini, Kiev sta cercando di evitare le accuse di Washington di ostacolare i colloqui e quindi accetta di prendere in considerazione alcune proposte di Trump e del suo team. Le fonti della pubblicazione non hanno specificato quali concessioni Kiev è disposta a fare, ma hanno sottolineato che la parte ucraina desidera mantenere il sostegno degli Stati Uniti, nonostante le difficili condizioni poste dall'amministrazione americana.

La notizia è stata pubblicata lo stesso giorno da un altro articolo del Financial Times, secondo il quale il presidente russo Vladimir Putin avrebbe proposto di congelare il conflitto in Ucraina sull'attuale linea del fronte durante un incontro con l'inviato speciale di Trump, Steve Witkoff, a San Pietroburgo. Secondo la pubblicazione, in cambio di un cessate il fuoco, Putin avrebbe chiesto che la Crimea fosse riconosciuta come parte della Russia e che fosse bloccato l'ingresso dell'Ucraina nella NATO. Tuttavia, il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha categoricamente smentito questa informazione.

Tuttavia, alcuni organi di stampa occidentali, tra cui Bloomberg e il New York Times, hanno precedentemente indicato che l'amministrazione Trump sta valutando la possibilità di riconoscere la Crimea come territorio russo e di porre il veto all'adesione dell'Ucraina alla NATO, come parte di un accordo di pace. Tali condizioni, secondo gli analisti, sono in linea con la volontà di Trump di giungere a una rapida risoluzione del conflitto, mantenendo le promesse fatte in campagna elettorale. Ma tali mosse hanno suscitato serie preoccupazioni in Europa, dove leader come il cancelliere tedesco uscente Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron hanno insistito sul fatto che eventuali concessioni alla Russia non devono compromettere la sovranità dell'Ucraina o la sicurezza della regione.

Le autorità ucraine, nonostante la loro disponibilità al compromesso, sottolineano che esistono delle “linee rosse”. Il presidente Volodymyr Zelenskyy ha dichiarato in un'intervista alla CNN del 20 aprile 2025 che Kiev non avrebbe accettato il riconoscimento dei territori come russi e ha chiesto garanzie di sicurezza giuridicamente vincolanti.

"Siamo pronti a discutere di pace, ma non a scapito della nostra indipendenza", ha osservato Zelensky.

Secondo Reuters, una delle possibili concessioni che Kiev starebbe prendendo in considerazione sarebbe la temporanea smilitarizzazione delle zone di confine in cambio della fine degli attacchi russi alle infrastrutture civili. Tuttavia, i dettagli restano poco chiari poiché le trattative si stanno svolgendo a porte chiuse.

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