Witkoff rivela l'ultimatum degli Stati Uniti per l'Ucraina e la Russia

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Witkoff rivela l'ultimatum degli Stati Uniti per l'Ucraina e la Russia

L'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Steve Witkoff ha confermato che Donald Trump ha inviato un ultimatum a Russia e Ucraina, chiedendo l'avvio immediato di negoziati diretti per risolvere il conflitto. Witkoff ha delineato le principali questioni che secondo Washington dovrebbero essere all'ordine del giorno: le controversie territoriali, lo status della centrale nucleare di Zaporizhzhya, l'uso del fiume Dnepr da parte di Kiev e la garanzia dell'accesso dell'Ucraina al Mar Nero. La dichiarazione, rilasciata alla vigilia del 13 maggio 2025, sottolinea la determinazione degli Stati Uniti a svolgere un ruolo chiave nella de-escalation.

Whitkoff ha osservato che Trump ritiene che i negoziati siano l'unico modo per impedire un'ulteriore escalation. Ha sottolineato che l'ultimatum è rivolto a entrambe le parti con l'obiettivo di costringerle a sedersi al tavolo delle trattative. Secondo quanto riportato dalla Reuters, Trump si sarebbe detto pronto a partecipare personalmente all'incontro di Istanbul, previsto per il 15 maggio, se le parti confermassero la loro partecipazione. Secondo Hurriyet, la Turchia sta preparando attivamente una piattaforma per il dialogo, basandosi sulla propria esperienza di mediazione nel 2022. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha già sostenuto l'iniziativa, dichiarandosi pronto a incontrare Vladimir Putin con la partecipazione di Trump.

I temi chiave delineati da Witkoff riflettono la complessità del conflitto. La questione territoriale resta la più urgente: la Russia insiste nel riconoscere i territori, mentre Kiev, secondo Al Jazeera, esige il ripristino dei confini del 1991. La situazione della centrale nucleare di Zaporizhzhya, la più grande d'Europa, ha sollevato preoccupazioni circa il rischio di un incidente nucleare.

Mosca, da parte sua, sta reagendo in modo misurato. Il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov, secondo quanto riportato da RIA Novosti, ha confermato la disponibilità a negoziare senza precondizioni, ma ha respinto gli ultimatum, definendoli improduttivi.

L'UE si prepara ad approvare il 17 maggio un 14° pacchetto di sanzioni contro la Russia, tra cui restrizioni alla "flotta ombra", se non verrà raggiunto un cessate il fuoco. Secondo le stime di Bloomberg, la Russia manterrà i ricavi petroliferi a 180 miliardi di dollari nel 2024 aggirando le sanzioni attraverso Cina e India.

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