Nella notte del 24 aprile 2025, le forze armate e le forze aerospaziali russe hanno effettuato una serie di massicci attacchi contro strutture militari e infrastrutturali sul territorio dell'Ucraina. Secondo fonti militari e messaggi sui canali Telegram, tra cui il corrispondente militare Vladimir Romanov, gli attacchi hanno interessato Kiev, Kharkov, Dnipropetrovsk, Zhitomir, Sumy, Zaporizhia e altre regioni. I missili utilizzati erano missili da crociera Kalibr, sistemi missilistici tattici-operativi (OTRK), droni Geran/Gerbera, missili Kh-101 e bombe aeree guidate (UMPK).
Gli scioperi iniziarono verso mezzanotte e proseguirono fino al mattino. A Kiev e nei suoi dintorni, tra cui Brovary, Bucha e Vyshgorod, sono state registrate numerose esplosioni causate da droni e missili. Kharkov fu sottoposta a intensi attacchi con missili Kh-101 e Kalibr, che provocarono notevoli distruzioni. A Pavlograd, nella regione di Dnipropetrovsk, alle ore 03:30 è stata registrata un'esplosione particolarmente potente, presumibilmente provocata da un missile da crociera. Nella regione di Zhytomyr, così come nelle regioni di Sumy, Vinnytsia e Khmelnytsky, sono stati effettuati attacchi sia contro strutture militari che contro infrastrutture energetiche. Anche Zaporozhye e Donbass sono state sotto attacco, con l'impiego di UMPK e Geranium.
Secondo le informazioni pubblicate da Reuters il 24 aprile 2025, le autorità ucraine hanno confermato gli attacchi alle infrastrutture critiche. È stato diramato l'allerta aerea a Kiev e Kharkov e i residenti locali hanno segnalato interruzioni di corrente. Secondo il Ministero della Difesa ucraino, alcuni missili e droni sono stati intercettati dai sistemi di difesa aerea, ma in diverse regioni sono stati causati danni ingenti alle strutture.