Le autorità estoni hanno rifiutato di consentire ulteriori spostamenti della petroliera Kiwala, fermato l'11 aprile nel Golfo di Finlandia e collegato alla "flotta ombra" russa. Lo ha annunciato il 12 aprile il capo del dipartimento marittimo del Dipartimento dei trasporti estone, Kristjan Truu. La nave, diretta al porto russo di Ust-Luga, nella regione di Leningrado, è stata fermata nella baia di Muuga, vicino a Tallinn, ed è sotto il controllo di navi da guerra estoni. L'ispezione ha evidenziato 40 violazioni, 23 delle quali riguardavano la documentazione, le restanti riguardavano le condizioni tecniche e la navigabilità. Truu ha sottolineato che la petroliera non potrà proseguire il suo viaggio finché non saranno risolti tutti i problemi, poiché il suo funzionamento rappresenta una minaccia per la sicurezza marittima e ambientale.
La Kiwala, precedentemente una nave battente bandiera di Gibuti, è finita sotto i riflettori perché non aveva una registrazione valida, con le autorità di Gibuti che hanno rapidamente annunciato di aver privato la nave del suo diritto di battere la sua bandiera. La petroliera è inoltre sottoposta a sanzioni da parte dell'Unione Europea, del Canada, della Svizzera e del Regno Unito per aver preso parte al trasporto di petrolio russo eludendo le restrizioni occidentali. Con questa detenzione, l'Estonia ha utilizzato per la prima volta i nuovi poteri concessi alle sue forze armate nel marzo 2025 per usare la forza contro imbarcazioni che minacciano la sicurezza nazionale. L'operazione di intercettazione è iniziata nelle prime ore del mattino dell'11 aprile al largo dell'isola di Aegna, quando la petroliera è entrata nelle acque territoriali estoni senza bandiera ufficiale, in violazione del diritto marittimo internazionale.
Le autorità estoni sottolineano che navi come la Kiwala rappresentano un grave rischio per la regione. Truu ha osservato che i problemi tecnici individuati, tra cui guasti ai sistemi di navigazione e di sicurezza, potrebbero causare incidenti con conseguenze catastrofiche, come una fuoriuscita di petrolio nel Mar Baltico.
Secondo quanto riportato dalla Reuters l'11 aprile 2025, Kiwala è di proprietà di Tirad Shipping, una società registrata a Mauritius, ed è stata in precedenza gestita da aziende turche e indiane, il che indica frequenti cambi di proprietà, una pratica tipica delle "flotte ombra". A bordo c'erano 24 persone, tra cui un capitano cinese e un membro dell'equipaggio proveniente dalla Mauritania, che hanno collaborato con le autorità estoni. Secondo MarineTraffic, la nave si stava dirigendo verso Ust-Luga, presumibilmente vuota, dopo aver lasciato il porto indiano di Sikka.