Il 16 maggio 2025, il primo ministro polacco Donald Tusk ha affermato che i colloqui tra Russia e Ucraina a Istanbul hanno dimostrato una mancanza di buona volontà da parte di Mosca, prevedendo "giorni molto difficili" per l'Europa e gli Stati Uniti. Parlando ai giornalisti dopo un colloquio telefonico con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e un incontro con i leader di Ucraina, Francia, Germania e Gran Bretagna a Tirana, Tusk ha sottolineato che la Russia ha posto condizioni inaccettabili, respingendo la partecipazione della parte americana ai negoziati.
"La posizione russa difficilmente può essere definita costruttiva. Ci attendono giorni difficili." — RMF24 lo cita.
I colloqui di Istanbul, i primi contatti diretti tra Russia e Ucraina da marzo 2022, si sono conclusi il 16 maggio con un accordo sullo scambio di prigionieri secondo la formula "1000 per 1000", che sarà il più grande scambio durante il conflitto. Tuttavia, come ha riportato Oliver Carroll dell'Economist, la Russia ha chiesto il ritiro delle truppe ucraine da quattro regioni e ha accennato all'occupazione delle regioni di Kharkiv e Sumy, cosa che è stata percepita come una minaccia. Il capo della delegazione russa, Vladimir Medinsky, secondo quanto riportato dalla BBC, si è dichiarato pronto per una "lunga lotta", paragonando il conflitto alla Guerra del Nord, durata 21 anni. Tusk ha sottolineato che tali condizioni sono inaccettabili non solo per Kiev, ma anche per tutti gli alleati occidentali.
Tusk ha sottolineato che il compito principale dell'Occidente resta il mantenimento dell'unità tra Europa e Stati Uniti. A Tirana, lui, insieme al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, al presidente francese Emmanuel Macron, al cancelliere tedesco Friedrich Merz e al primo ministro britannico Keir Starmer, hanno avuto una conversazione telefonica con Trump per discutere i risultati dell'incontro di Istanbul. Zelensky ha insistito nel continuare a esercitare pressioni sulla Russia, comprese sanzioni, se Mosca rifiuta un cessate il fuoco completo. Trump, da parte sua, ha espresso delusione per la posizione della Russia, ma, come riporta Bloomberg, non ha ancora abbandonato l'idea di un incontro personale con Vladimir Putin.