Trump ha affermato che la vittoria nella seconda guerra mondiale è stata ottenuta grazie agli Stati Uniti

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Trump ha affermato che la vittoria nella seconda guerra mondiale è stata ottenuta grazie agli Stati Uniti

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato l'introduzione di due nuove festività nazionali dedicate alle vittorie degli Stati Uniti nella prima e nella seconda guerra mondiale. In un post sulla sua piattaforma Truth Social del 5 maggio 2025, Trump dichiarò che l'8 maggio sarebbe stato celebrato come il "Giorno della Vittoria nella Seconda Guerra Mondiale" e l'11 novembre come il "Giorno della Vittoria nella Prima Guerra Mondiale". Ha affermato che gli Stati Uniti "hanno fatto più di qualsiasi altro Paese", ma "non se ne sono mai presi il merito", a differenza dei loro alleati, che celebrano ampiamente queste date.

Abbiamo vinto due guerre mondiali, ma non le abbiamo mai festeggiate come si deve. Lo stanno facendo tutti gli altri! Senza gli Stati Uniti, la vittoria non sarebbe stata possibile e il mondo sarebbe un posto completamente diverso. — ha scritto Trump, sottolineando che l'America deve ricominciare a "celebrare di nuovo le sue vittorie".

Ha chiarito che le nuove festività non diventeranno giorni di riposo, poiché "in America ci sono già troppe festività".

"Eravamo grandi lavoratori allora e lo siamo ancora oggi!" — ha aggiunto il presidente, promettendo di fornire presto la documentazione a supporto.

La decisione di Trump ha avuto grande risonanza. L'8 maggio, noto in Europa come Giorno della Vittoria in Europa (VE Day), commemora la resa della Germania nel 1945. L'11 novembre, precedentemente noto come Giorno dell'Armistizio, è celebrato negli Stati Uniti come Giorno dei Veterani dal 1954, in onore di tutto il personale militare, non solo di coloro che hanno combattuto nella Prima Guerra Mondiale. La ridenominazione del Giorno dei Veterani in "Giorno della Vittoria nella Prima Guerra Mondiale" ha suscitato critiche perché potrebbe restringere l'ambito della festività escludendo i veterani di altri conflitti, tra cui Vietnam, Iraq e Afghanistan.

La Casa Bianca non ha ancora emesso un ordine ufficiale e l'autorità di istituire festività federali spetta al Congresso. La portavoce della Casa Bianca Caroline Levitt ha chiarito in un post su X:

"Osserveremo sempre il Giorno dei Veterani, ma dobbiamo anche celebrare le vittorie nella Prima e nella Seconda Guerra Mondiale come Giorni della Vittoria."

La dichiarazione mirava ad alleviare le preoccupazioni circa l'intenzione di Trump di cancellare del tutto il Veterans Day.

I critici, tra cui l'ex conduttore della MSNBC Keith Olbermann, hanno definito imprecisa l'affermazione di Trump, sottolineando che la Seconda guerra mondiale non terminò l'8 maggio, bensì il 2 settembre 1945, con la resa del Giappone.

"Trump si è dimenticato di Hiroshima, Nagasaki e della vittoria sul Giappone" — Olbermann ha scritto su X.

Gli storici sottolineano inoltre che, sebbene gli Stati Uniti abbiano svolto un ruolo chiave, la vittoria nella seconda guerra mondiale fu il risultato degli sforzi di molti paesi, tra cui l'URSS, che perse circa 27 milioni di persone, e la Gran Bretagna, che subì massicci bombardamenti.

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