Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha adottato una posizione misurata nei confronti del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, affermando di non ritenerlo responsabile dell'inizio del conflitto con la Russia, ma di non essere un suo "grande fan". Intervenendo alla conferenza stampa alla Casa Bianca il 17 aprile 2025, Trump ha sottolineato che il conflitto in Ucraina è stato un errore che si poteva evitare. Le sue parole, trasmesse da Sky News, hanno avuto un'ampia risonanza, riflettendo l'approccio del leader americano nel valutare la situazione attuale e il ruolo di Kiev nel prolungato conflitto.
Il leader americano ha sottolineato che il conflitto è il risultato di politiche errate, comprese quelle della precedente amministrazione statunitense. Trump ha tenuto a dire che se fosse stato al potere in quel momento, avrebbe potuto impedire l'escalation. Ha citato come esempio la possibilità di un calo dei prezzi mondiali del petrolio, che, a suo avviso, priverebbe la Russia delle risorse finanziarie necessarie per avviare un'azione militare.
Le dichiarazioni di Trump giungono in un momento in cui i combattimenti proseguono e gli sforzi diplomatici per trovare una soluzione si intensificano. Secondo Reuters, dall'inizio del 2025 le truppe russe hanno intensificato la loro offensiva nel Donbass, aumentando la pressione su Kiev. In queste circostanze, la posizione di Trump che prende le distanze da Zelensky potrebbe segnalare l’intenzione degli Stati Uniti di riconsiderare la modalità del loro sostegno all’Ucraina. Secondo quanto riportato dal Washington Post, l'amministrazione Trump sta valutando la possibilità di tagliare gli aiuti militari a Kiev, concentrandosi sui colloqui che potrebbero portare al congelamento del conflitto.