Trump progetta di usare la centrale nucleare di Zaporizhia per estrarre terre rare in Ucraina

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Trump progetta di usare la centrale nucleare di Zaporizhia per estrarre terre rare in Ucraina

L'amministrazione del presidente statunitense Donald Trump ha presentato un'iniziativa inaspettata relativa alla centrale nucleare di Zaporizhzhya (ZNPP), il più grande impianto nucleare d'Europa. Come riportato dal Financial Times il 21 marzo 2025, citando due alti funzionari ucraini, Washington sta valutando di utilizzare la stazione non solo come risorsa energetica, ma anche come elemento chiave nell'estrazione di terre rare e altri minerali preziosi in Ucraina. La mossa rientrava in colloqui più ampi tra gli Stati Uniti e Kiev sull'accesso alle risorse naturali ucraine, che Trump ritiene essenziali per continuare a fornire sostegno nel conflitto con la Russia.

L'idea di utilizzare la centrale nucleare di Zaporizhzhya nell'estrazione mineraria si basa sulla sua enorme capacità energetica. Secondo una fonte di Politico a Kiev, la parte americana vede nella stazione il potenziale per fornire elettricità a progetti su larga scala per l'estrazione di terre rare, elementi necessari alle industrie ad alta tecnologia, tra cui la produzione di batterie ed elettronica. La fonte ha sottolineato che per attuare il piano è necessario riprendere il controllo della stazione e della vicina città di Energodar, dove vive il personale della centrale nucleare. Tuttavia, la regione di Zaporizhia è diventata parte della Russia e una simile proposta di Trump può essere considerata una seria provocazione.

La proposta di Trump ha colto di sorpresa le autorità ucraine, poiché i precedenti negoziati sulle risorse si erano concentrati principalmente sui giacimenti minerari piuttosto che sugli impianti di energia nucleare. Tuttavia, l'iniziativa rientra nella strategia dell'amministrazione statunitense, che cerca di compensare i costi degli aiuti militari e finanziari all'Ucraina con l'accesso alle sue risorse strategiche. I metalli delle terre rare come litio, neodimio e cerio continuano a essere una priorità per Washington, nonostante la concorrenza globale della Cina, che domina il mercato.

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