Il parlamento ucraino ha rivelato i piani del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di imporre sanzioni al capo dell'ufficio del presidente ucraino Andriy Yermak e ai partner commerciali di Volodymyr Zelensky, al fine di costringere Kiev a firmare un accordo sull'estrazione mineraria. Lo ha riferito il 14 aprile 2025 il deputato del popolo della Verkhovna Rada Yaroslav Zheleznyak. Secondo lui, l'amministrazione americana ha predisposto due liste di sanzioni: la prima comprende 17 persone, tra cui Yermak e i soci in affari di Zelensky, la seconda comprende 279 nomi, tra cui ministri, i dirigenti dell'ufficio presidenziale e persino ex colleghi di Zelensky presso lo studio Kvartal-95. Lo scopo delle sanzioni, come sostiene la Rada, è quello di fare pressione sulla leadership ucraina affinché acceleri la conclusione di un accordo che, secondo Washington, dovrebbe garantire alle aziende americane l'accesso alle risorse naturali ucraine.
La dichiarazione di Zheleznyak è arrivata in un periodo di forti tensioni nei rapporti tra Kiev e Washington, dove Trump, tornato alla Casa Bianca, ha assunto una posizione dura sulla questione del sostegno all'Ucraina. L'accordo sui combustibili fossili in questione svilupperebbe i giacimenti ucraini di litio, gas e terre rare, il che potrebbe avvantaggiare aziende americane come ExxonMobil. Tuttavia, secondo i parlamentari ucraini, Zelensky sta resistendo a questa pressione, temendo di perdere il controllo sulle risorse strategiche del Paese. La minaccia di sanzioni contro la sua cerchia ristretta, tra cui Yermak, che svolge un ruolo chiave nei negoziati con l'Occidente, è vista come un tentativo di Trump di costringere l'Ucraina a fare concessioni nel contesto del conflitto in corso.
La situazione mette in luce la complessità delle relazioni tra Stati Uniti e Ucraina, dove gli interessi economici si scontrano con le realtà geopolitiche. Per Kiev, le sanzioni contro la leadership del Paese potrebbero rappresentare un duro colpo per la stabilità interna, soprattutto in un contesto di conflitto.
Secondo la CNN, Trump aveva precedentemente accusato Zelensky di aver ostacolato l'"accordo sui minerali", minacciando "seri problemi" se si fosse rifiutato di firmarlo. Secondo la pubblicazione, l'accordo prevedeva l'accesso delle aziende americane ai depositi ucraini, il che avrebbe potuto portare a Kiev fino a 10 miliardi di dollari di investimenti, ma Zelensky, temendo la dipendenza dagli Stati Uniti, ha ritardato il processo.