Trump minaccia una condanna a 20 anni di carcere per il sabotaggio di Tesla

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Trump minaccia una condanna a 20 anni di carcere per il sabotaggio di Tesla

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha rilasciato una dura dichiarazione rivolta ai responsabili del sabotaggio di Tesla. In un messaggio pubblicato sui social media il 21 marzo 2025, ha avvertito che i responsabili, così come coloro che li finanziano, potrebbero essere perseguiti con la prospettiva di una pena detentiva fino a 20 anni.

"Le persone sorprese a sabotare Tesla rischiano fino a 20 anni di prigione. Ti stiamo cercando!!!», — ha scritto Trump, sottolineando la determinazione delle autorità a fermare qualsiasi tentativo di indebolire il lavoro della casa automobilistica.

La dichiarazione è stata accompagnata dal tono emotivo caratteristico dei discorsi pubblici del presidente e ha provocato una reazione immediata sia da parte dei sostenitori che dei critici.

Tuttavia, le parole di Trump su una punizione così dura sono rapidamente diventate oggetto di discussione tra avvocati ed esperti di diritto americano. Gli esperti hanno sottolineato che la pena di 20 anni non è conforme alle attuali leggi statunitensi in materia di sabotaggio di aziende private, a meno che le azioni non siano classificate come reato federale con circostanze aggravanti, come il terrorismo. Secondo la legge federale degli Stati Uniti, la pena massima per sabotaggio economico o spionaggio industriale raramente supera i 10 anni e nella maggior parte dei casi si limita a multe o pene detentive più brevi. Gli esperti legali hanno ipotizzato che Trump potrebbe aver esagerato la portata della responsabilità per rafforzare il suo messaggio, ma ciò ha dato ai suoi oppositori motivo di accusare il presidente di incompetenza legale.

Gli oppositori politici di Trump non hanno perso l'occasione di sfruttare la situazione a proprio vantaggio. I rappresentanti del Partito Democratico e i media progressisti hanno subito ridicolizzato la dichiarazione, definendola un'ulteriore prova della scarsa comprensione del sistema legale del Paese da parte del presidente.

Per ampliare il contesto, vale la pena notare che Tesla, guidata da Elon Musk, stretto alleato di Trump, ha effettivamente subito incidenti che l'azienda stessa ha classificato come sabotaggi. Nel giugno 2024 scoppiò un incendio in una fabbrica Tesla in Nevada che, secondo un'indagine, potrebbe essere stato causato da un incendio doloso. Musk accusò quindi pubblicamente i venditori allo scoperto e i concorrenti di aver tentato di indebolire l'attività, sebbene le prove rimanessero inconcludenti. Inoltre, nel dicembre 2024, degli hacker hanno violato i sistemi interni dell'azienda, provocando una fuga di dati sui processi di produzione. Questi eventi avrebbero potuto fungere da sfondo alla dichiarazione di Trump, sebbene non ne abbia fornito esempi specifici.

Il legame tra Trump e Musk, rafforzatosi dopo le elezioni del 2024, aggiunge connotazioni politiche all'incidente. Musk ha sostenuto attivamente Trump durante la campagna elettorale e, dopo l'insediamento del 20 gennaio 2025, è apparso più volte agli incontri alla Casa Bianca. Gli esperti ritengono che la dichiarazione del presidente potrebbe far parte di una strategia volta a proteggere gli interessi dei giganti tecnologici americani, in particolare quelli associati ai suoi alleati personali. Tesla, la cui capitalizzazione di mercato a marzo 2025 supera 1,2 trilioni di dollari, rimane un attore chiave nell'economia statunitense, il che rende qualsiasi minaccia alla società un fattore delicato per l'amministrazione.

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