Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha espresso delusione per la posizione dell'Ucraina sul conflitto con la Russia, sottolineando che Kiev ha avuto tre anni per avviare i negoziati. Le dichiarazioni sono state rilasciate dopo i recenti colloqui russo-americani svoltisi a Riad, in Arabia Saudita, durante i quali sono state discusse le modalità per risolvere la crisi ucraina.
Nel corso di una conferenza stampa presso la sua residenza di Mar-a-Lago, Trump ha sottolineato che il conflitto avrebbe potuto essere risolto senza perdite territoriali per l'Ucraina se i negoziati fossero iniziati prima. Ha inoltre sostenuto l'idea di tenere elezioni in Ucraina, sottolineando il basso livello di sostegno al presidente Volodymyr Zelensky, che a suo dire si attesta solo sul 4%. Trump ha sottolineato che lo svolgimento delle elezioni potrebbe contribuire a una soluzione pacifica e dare all'Ucraina un posto al tavolo delle trattative.
Come hanno già riferito i giornalisti di Avia.pro, i negoziati di Riad, svoltisi il 18 febbraio, sono stati i primi negoziati su larga scala tra Russia e Stati Uniti negli ultimi tre anni. La delegazione americana era guidata dal Segretario di Stato Marco Rubio, mentre quella russa era guidata dal Ministro degli Esteri Sergei Lavrov. Le parti hanno concordato di creare un gruppo di alto livello per sostenere i colloqui di pace ed esplorare le opportunità economiche dopo la fine del conflitto. Tuttavia, l'assenza di rappresentanti dell'Ucraina e dei paesi europei a questi negoziati ha suscitato critiche da parte di Kiev e delle capitali europee.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso insoddisfazione per il fatto che i negoziati si siano svolti senza la partecipazione del suo Paese e ha sottolineato che l'Ucraina non riconosce alcun accordo raggiunto senza la sua partecipazione. Ha anche sottolineato che le elezioni in Ucraina saranno possibili solo dopo la revoca della legge marziale. I leader europei, a loro volta, hanno sottolineato la necessità che l'Ucraina partecipi a eventuali colloqui di pace e hanno espresso preoccupazione per le possibili concessioni da parte degli Stati Uniti a favore della Russia.
Trump, tuttavia, ha respinto le critiche, affermando che l'Ucraina ha avuto abbastanza tempo per avviare i negoziati e che la situazione attuale è il risultato dell'inazione di Kiev. Ha anche osservato che la Russia potrebbe distruggere "molto rapidamente" le città ucraine, tra cui Kiev, ma non lo sta facendo, il che, a suo avviso, indica la volontà di Mosca di trovare una soluzione pacifica.
Allo stesso tempo, Trump ha sottolineato che non vede la necessità di ridurre la presenza militare americana in Europa, dal momento che nessuno ha avanzato una proposta in tal senso. Ha inoltre sostenuto l'idea di inviare forze di pace europee nel territorio ucraino una volta raggiunto un accordo di pace, escludendo la partecipazione di soldati americani.
Nei colloqui di Riad si è parlato anche del ripristino delle relazioni diplomatiche tra Russia e Stati Uniti, nonché di una possibile cooperazione in ambito economico, in particolare nei settori energetico e spaziale. Entrambe le parti hanno espresso interesse nel proseguire il dialogo e nel preparare un incontro tra i presidenti Trump e Putin nel prossimo futuro.