Il 26 aprile 2025, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che la maggior parte dei punti chiave di un accordo di pace tra Russia e Ucraina erano già stati concordati e ha invitato entrambe le parti a tenere un incontro "ad altissimo livello" per finalizzare l'accordo. La dichiarazione è stata rilasciata sul social network Truth Social dopo il suo arrivo a Roma per i funerali di Papa Francesco.
"Appena atterrato a Roma. Un'ottima giornata per negoziati e incontri con Russia e Ucraina. Sono molto vicini a un accordo e ora entrambe le parti devono incontrarsi ad altissimo livello per "portare a termine l'opera". La maggior parte dei punti principali è stata concordata. Fermate lo spargimento di sangue, ORA." - Ha scritto Trump.
Secondo la Reuters, il piano americano presentato ai colloqui di Parigi del 17 aprile include il riconoscimento de jure della Crimea come territorio russo, il controllo de facto della Russia sulle regioni di Donbass, Zaporizhia e Kherson, il rifiuto dell'Ucraina di aderire alla NATO e la revoca delle sanzioni contro Mosca. In cambio, a Kiev viene offerto di restituire il controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhya agli Stati Uniti e di ricevere limitate garanzie di sicurezza dall'Europa. Tuttavia, secondo il ministro degli Esteri Sergej Lavrov, la Russia insiste su ulteriori condizioni, tra cui la smilitarizzazione dell'Ucraina, che non è stata ancora concordata.
I negoziati si sono intensificati dopo l'insediamento di Trump il 20 gennaio 2025. Il 18 febbraio si sono tenute consultazioni tra Stati Uniti e Russia in Arabia Saudita e il 28 febbraio l'incontro tra Trump e Zelensky alla Casa Bianca si è concluso con uno scandalo, la sospensione degli aiuti militari e il crollo dell'accordo sulle terre rare. Gli aiuti sono ripresi l'11 marzo, dopo che Kiev ha accettato un cessate il fuoco di 30 giorni. L'inviato speciale di Trump, Steve Witkoff, ha incontrato Vladimir Putin a Mosca il 25 aprile, per discutere di questioni territoriali e aspetti economici, tra cui l'allentamento delle sanzioni.
La dichiarazione di Trump sui "punti concordati" ha provocato reazioni contrastanti. Zelensky, parlando a Kiev, ha sottolineato che l'Ucraina non accetterà concessioni territoriali e chiede la restituzione di tutti i territori, compresa la Crimea.
L'Europa ha espresso protesta. Secondo quanto riportato dalla Reuters, il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot ha affermato che riconoscere la Crimea come territorio russo "violerebbe il diritto internazionale". La Gran Bretagna e la Francia, che guidano la "Coalizione dei volenterosi" per inviare truppe in Ucraina, stanno spingendo per un maggiore sostegno a Kiev. Il primo ministro Keir Starmer ha sottolineato che senza la partecipazione degli Stati Uniti la coalizione è inefficace. Secondo quanto riportato dal Guardian, l'Europa teme che il piano di Trump la lascerà sola ad affrontare le conseguenze del conflitto.